Confronto sulle nuove tecniche chirurgiche e possibilità farmacologiche nel recupero dell’efficienza respiratoria. Sul tema si sono confrontati nei giorni scorsi...
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Provocatorio l’interrogativo sollevato dal presidente della società, professor Lino Di Rienzo Businco: «I pazienti sono realmente informati della possibilità di ricevere terapie funzionali ed efficienti? Di qui l’importanza della diffusione dell’informazione per far in modo che i trattamenti all’avanguardia siano a disposizione per tutti: nei grandi Centri come negli ambulatori più periferici il paziente deve poter usufruire di terapie conservative. O ancora si tagliano i turbinati che potrebbero essere desensibilizzati o si cura col cortisone una patologia strutturale del naso...», allarga le braccia Di Rienzo Businco.
L’obiettivo è minimizzare il carico farmacologico e chirurgico, per questo si sono confrontati allergologi, otorinolaringoiatri, pediatri, broncopneumologi, odontoiatri, radiologi, perché ognuno di loro contribuisce a mettere un tassello nel mosaico della diagnosi e della terapia. Tra le novità presentate lo stent made in Usa che consente di curare la lacrimazione, la perdita dell’odorato e le sinusiti più gravi in day hospital. Il professor Marco de Vincentiis si è soffermato sui rischi reali da contagio da virus del Papilloma tra genitali e cavo orale. Grande interesse per il tema trattato dal professor Riccardo Asero, allergologo di Milano, che ha identificato i buchi diagnostici in tema di allergia alimentare in relazione ai sempre crescenti disturbi difficili da mettere in relazione con i singoli cibi che mangiamo e che ha proposto algoritmi di valutazione frutto della ricerca del suo gruppo di studio riconosciuti in tutto il mondo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero