Meno del 10% delle persone con insufficienza cardiaca segue le indicazioni del medico sul ridurre il consumo di sale e liquidi, pesarsi tutti i giorni, e fare attività...
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«La solitudine è il più importante fattore che permette di prevedere se il paziente seguirà i consigli o meno - commenta Beata Jankowska-Polaska, coordinatrice dello studio - Chi è da solo si comporta peggio in tutte le aree. I familiari hanno un ruolo centrale nell'aiutare i malati, soprattutto quelli più anziani, a seguire le raccomandazioni mediche, dando loro supporto emotivo, assistenza pratica e consigli».
Il non seguire le raccomandazioni sullo stile di vita o il prendere regolarmente le medicine contribuisce al peggioramento dei sintomi cardiaci e aumenta il rischio di ricovero in ospedale. Nello studio sono stati seguiti 475 pazienti, con insufficienza cardiaca cronica, nel seguire le indicazioni sul ridurre sale e liquidi (bibite e diversi cibi che li contengono come yogurt, minestre, salse), pesatura e attività fisica. Si è così visto che solo il 7% di loro le seguiva, mentre il risultato era migliore per i controlli medici (58%). Quasi il 48% non faceva attività fisica, e il 19% molto raramente. Per quanto riguarda il consumo di liquidi, il 25% non lo aveva mai ridotto e il 17% molto raramente, mentre per il sale il 13% non l'aveva mai diminuito e il 22% solo qualche volta. Oltre la metà (54%) dei pazienti si era pesato meno di una volta a settimana, e il 17% una volta a settimana. «E' preoccupante - conclude - che meno di un paziente su 10 segua i consigli sullo stile di vita. Le donne e i più anziani hanno i risultati peggiori». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero