In farmacia con fiducia. In nome della professionalità e soprattutto dell’accoglienza da parte di quelli che per molti rappresentano dei veri e propri “dottori da banco”....
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Appena presentata al Ministero della Salute ha l’obiettivo di rinnovare l’impegno per favorire il rispetto dei diritti dei cittadini, alla luce delle novità del panorama sanitario attuale (ad iniziare dalla farmacia dei servizi e dalla riorganizzazione dell’assistenza territoriale) e del contesto sociale ed economico (difficoltà economiche di moltissime famiglie, problematiche di accesso ai servizi e alle prestazioni socio sanitarie).
I pilastri di questo documento sono: accessibilità, accoglienza e personalizzazione, informazione, sicurezza e standard della qualità dei servizi. Aderendo, le farmacie si impegnano a rispettare e diffondere i principi presenti nella Carta europea dei diritti del malato, e a tenere sempre in primo piano i bisogni delle persone. Qualche esempio? Dovranno riservare una particolare attenzione alle persone fragili, alle mamme, ai bambini, agli anziani, alle persone con patologie croniche e ai migranti (con opuscoli informativi in varie lingue).
Reperire i farmaci prescritti nel più breve tempo possibile o individuare la farmacia più vicina in grado di fornirli. Monitorare l’andamento delle terapia, in sinergia con medici e altri professionisti sanitari. Mettere a punto iniziative per la corretta conservazione e lo smaltimento dei farmaci, anche per ridurre gli sprechi. Puntare sui percorsi materno infantili e l’allattamento al seno, fornendo informazione sul corretto uso dei farmaci in gravidanza e nell’età pediatrica. Promuovere l’utilizzo di farmaci equivalenti a prezzo più basso. La Carta della qualità si può scaricare dai siti www.federfarma.it e www.cittadinanzattiva.it. E tutti i cittadini possono fornire suggerimenti e indicazioni per migliorare il servizio o segnalare mancanze a tdm@cittadinanzattiva.it. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero