In montagna con il cane: mai lasciarlo solo in hotel

In alta quota solo se il cuore dell'animale è forte

In montagna con il cane: mai lasciarlo solo in hotel
In settimana bianca con gli animali di casa? Ascolta: L'Italia sotto i 400mila nati in un anno: è l'inverno demografico. Ma invertire la rotta si può ...

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In settimana bianca con gli animali di casa?

È possibile, ma con gli opportuni accorgimenti, sia per quanto riguarda l’accoglienza degli amici a quattro zampe nelle strutture ricettive, sia per eventuali problemi di adattamento all’altitudine, poiché anche cani e gatti possono soffrire il mal di montagna, con i relativi disturbi dovuti all’alta quota. Il 50 per cento degli italiani che viaggia per praticare gli sport invernali porta con sé i cani, e oggi spostarsi con i propri compagni di vita a quattro zampe, grazie ai numerosi hotel pet friendly, è una realtà consolidata. L’alloggio, che sia un albergo o uno chalet, va scelto fra quelli che accettano gli animali (informandosi sugli estremi della taglia dei cani accolta in struttura), ma ricordate che il viaggio implica un cambio di abitudini, e il comportamento dei pet in casa non sempre si replica in albergo. Un cane abituato a stare solo in appartamento potrebbe latrare se lasciato solo in camera in hotel: ciò crea disagio nell’animale e negli altri ospiti. Non lasciate mai soli i cani nella stanza: esistono alberghi con aree specifiche del ristorante accessibili ai clienti in compagnia dei cani, separate dall’area del ristorante comune. Per igiene i pet in hotel devono dormire in una cuccia di stoffa imbottita, e non su letti o divani. Federico Coccìa, medico veterinario e direttore sanitario della clinica veterinaria Vigna Clara a Roma, spiega le regole d’oro per la vacanza no stress: «Non esistono cani che hanno freddo in montagna, ad eccezione dei cosiddetti cani casalinghi, che non hanno le caratteristiche e l’abitudine di fronteggiare temperature inferiori allo zero. In questi casi consiglio di affrontare le basse temperature gradualmente, con i relativi accorgimenti: cappottini, creme isolanti dal gelo da applicare sui polpastrelli e passeggiate nelle ore meno fredde». I cani possono accompagnarci nelle escursioni in alta quota, con l’accortezza di salire gradualmente, in modo che si abituino pian piano ad acclimatarsi con l’ossigeno che viene meno. «È fondamentale che l’animale sia in salute e le sue condizioni a livello cardiocircolatorio siano ottimali. Prima di partire consultate il veterinario». Per il gatto in montagna, precisa Coccìa, «la stanza d’albergo deve diventare una comfort zone: areata, luminosa, riscaldata e senza vie di fuga. Oggi le camere d’albergo sono tutte automatizzate: se si porta via la scheda la stanza si raffredda. Ricordate di chiedere una doppia scheda». Avvertite il personale delle pulizie della presenza del gatto, altrimenti il micio potrebbe scappare. Non portate il gatto all’aperto, perché non ama la neve. Non è consigliabile spostare i felini dall’appartamento di città, a meno che non siano abituati ad andare sempre nello stesso posto, che sia una casa o un hotel.

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Il Messaggero