Cani e gatti, attenzione alla disidratazione: inappetenza e affanno possibili sintomi

Cani e gatti, attenzione alla disidratazione: inappetenza e affanno possibili sintomi
Il vostro cane ansima eccessivamente o diventa inappetente? Ascolta: Medicina predittiva: si può capire da bambini che malattie avremo da adulti ...

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Il vostro cane ansima eccessivamente o diventa inappetente?

Potrebbero essere segnali di disidratazione. L’idratazione svolge un ruolo chiave nella salute globale degli animali domestici, e con l’arrivo dei mesi caldi è bene fare chiarezza su questo tema. Cani e gatti, come noi umani, sono fatti per il 60 per cento di acqua, ecco perché la maggior parte di ciò che ingeriscono deve contenere acqua, e questa percentuale deve aumentare con l’inizio dell’estate.
I nostri pet, tuttavia, non hanno lo stesso metodo di termoregolazione corporea degli uomini: le loro ghiandole sudoripare non sono posizionate sotto quasi l’intera superficie cutanea, ma solo a livello dei polpastrelli. I fedeli compagni pelosi gestiscono la propria temperatura tramite un sistema di ventilazione ad aria: per liberarsi dal calore ansimano profondamente, al fine di aumentare la ventilazione polmonare.
Come buona regola, i cani dovrebbero bere circa 80 ml di acqua al giorno per ogni kg di peso corporeo.

I gatti, invece, hanno bisogno di 50 ml di acqua al giorno per ogni kg di peso.
Ma quali sono i segni di disidratazione che devono metterci in allarme? Fate attenzione, afferma Laura Cutullo, medico veterinario, se notate «qualche segnale di affanno esagerato, inappetenza, svogliatezza, sonnolenza o senso di letargia anomali, urine scarse, diarrea, secchezza di naso, gengive e mucose, oppure un eccesso di salivazione».
La prima dritta è di «evitare di somministrare all’animale acqua a temperature troppo basse – spiega l’esperta – L’acqua eccessivamente fredda potrebbe indurre disturbi gastrointestinali». Uno degli errori comuni è la scelta delle ciotole: no a quelle di plastica, che attirano più batteri, ok a quelle di ceramica o in metallo.
In quest’ultimo caso, la dottoressa ricorda di «non lasciare le ciotole al sole, poiché all’interno del metallo l’acqua potrebbe diventare bollente».
I gatti, specifica Cutullo, «hanno un senso della sete fisiologicamente inferiore rispetto ai cani». Un trucco per invogliare il gatto disidratato a bere di più? Aggiungete un po’ di brodo di pollo o pesce (senza sale) all’acqua.
Nelle famiglie con più animali, quando questi condividono la stessa ciotola dell’acqua, i gatti tendono a bere meno: meglio tenere ciotole separate in punti diversi della casa, prediligendo le fontanelle per i gatti e il cibo umido (senza farlo giacere a lungo nella ciotola, per evitarne il deterioramento). In caso di viaggio o uscita non dimenticate di portare sempre la borraccia per cane o gatto.


Evitate di far abbeverare il cane a pozzanghere o corsi d’acqua di cui non conoscete la provenienza. Per una basilare norma igienica, non fate abbeverare i cani alle fontanelle pubbliche, a cui bevono anche i bambini. 

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Il Messaggero