Glaucoma, se Fido ha lo stesso disturbo agli occhi del cane della Ferragni

Glaucoma, se Fido ha lo stesso disturbo agli occhi del cane della Ferragni
Ne ha sofferto anche Matilda, il piccolo bulldog francese di Chiara Ferragni. «Il mio cane ha un glaucoma all’occhio», ha comunicato l’influencer ai suoi...

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Ne ha sofferto anche Matilda, il piccolo bulldog francese di Chiara Ferragni. «Il mio cane ha un glaucoma all’occhio», ha comunicato l’influencer ai suoi fan qualche settimane fa. «La stiamo curando con diversi colliri anche cortisonici, speriamo che non peggiori». Un male abbastanza comune tra i cani che può mettere in pericolo la loro vista; se non curato adeguatamente può portare alla cecità. Tra le razze più predisposte a questa malattia oculare, c’è quella del barboncino, geneticamente incline al disturbo. Da che cosa è provocato il glaucoma? Dall’aumento della pressione all’interno degli occhi che quando tende a diventare eccessiva diminuisce la vista dell’animale. L’occhio inizia ad allungarsi e appiattirsi per via dell’accumulo dell’umor acqueo, una sostanza liquida prodotta dai corpi ciliari. Quando il liquido non viene drenato bene, la pressione aumenta. Esistono due tipi di glaucoma.

Quello primario interessa tutti e due gli occhi, è una sindrome neuro-degenerativa che nei cani si manifesta nelle fasi finali con aumento della pressione intraoculare e conseguente cecità irreversibile, ha cause genetiche. Riconoscere presto un glaucoma primario è fondamentale per intervenire nell’occhio malato per eliminare il dolore e, se e possibile, salvare la vista, e nell’altro per posticipare l’insorgere della patologia. Il glaucoma secondario a differenza dell’altro non è necessariamente bilaterale ed è la forma più frequente. Le cause possono essere traumi, infiammazioni, lesioni, infezioni, uveiti. La terapia dipende dalla causa che lo ha scatenato. I sintomi che devono mettere in allarme sono questi: il cane batte le palpebre più spesso del solito, ha gli occhi arrossati e leggermente velati oppure gonfi, la pupilla dilatata che non risponde agli stimoli della luce, non vede bene, si strofina le palpebre con la zampa, preme la testa contro il muro o sul pavimento per il dolore. Appena ci sono queste manifestazioni, consultare subito un veterinario. 

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Il Messaggero