ROMA Se il caffè crea insonnia e nervosismo o se invece in altre persone non fa alcun effetto la colpa è dei geni. Lo afferma una ricerca condotta dall'università americana...
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Lo studio, coordinato da Marilyn Cornelis, si basa sui dati raccolti da 120mila appassionati di caffè e costituisce il primo passo per esplorare eventuali legami tra il consumo di caffè e una buona salute. «Le nostre scoperte permettono di identificare chi potrebbe avere più benefici bevendo più o meno caffè», ha detto Cornelis.
Quello che emerge è che ognuno regola spontaneamente il consumo di caffè in modo da ottimizzare gli effetti della caffeina. Risulta inoltre che le varianti genetiche presenti nei consumatori di caffè più accaniti probabilmente agiscono direttamente sul metabolismo della caffeina.
Le persone analizzate nelle ricerca sono consumatori abituali di caffè di origini europee americane e africane. Il loro Dna ha permesso di dientificare due varianti geentiche coinvolte nel metabolismo della caffeina. Altre due avrianti sono sono state poi identificate accanto ad altrettanti geni specializzati nell'esaltare l'effetto di ricompensa della caffeina.
«I dati di questo studio permetteranno di prevedere quali individui o gruppi di individui probabilmente trarranno benefici da un ridotto consumo di caffeina e quali, invece, da una umento del consumo» ha commentato Valeria Ursini, dell'Istituto di Genetica e Biofisica del Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli. «In base ai nostri geni - ha continuato Ursini - potremmo avere una quantità di caffeina personalizzata con i soli effetti positivi. o studio fa capire come la genetica possa influenzare alcuni tipi di comportamenti abituali». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero