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Molti uomini lo fanno, pochi lo ammettono. E pochissimi addirittura se ne vantano. La medicina e la chirurgia estetica stanno diventando sempre più popolari nell'universo maschile. «Negli ultimi anni abbiamo registrato un aumento di circa il 20 per cento delle richieste da parte degli uomini», conferma Daniele Spirito, specialista in chirurgia plastica a Roma e Como e docente presso la Scuola di specializzazione in Chirurgia Plastica dell'Università di Milano. Non parliamo solo di uomini «da copertina», vip il cui aspetto è una parte essenziale del loro lavoro. Come Zac Efron, il famoso attore di High School Musical, che come i più maliziosi sospettano pare si sia dato una «pompatina» agli zigomi con dei filler, cosa che lui ha negato più volte. O come lo stilista Marc Jacobs che invece ha documentato sul suo profilo Instangram il restyling quasi perfetto del suo viso, quasi a voler dettare una moda da seguire. «Ma a chiedere i famosi ritocchini ora sono sempre più ragazzi e uomini normali', desiderosi di apparire più belli, più giovani e soprattutto più fotogenici», racconta Spirito.
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SELFIE PIÙ BELLI
I ritocchini maggiormente richiesti, infatti, non sono più dettati dall'immagine riflessa dallo specchio, ma dall'immagine che restituisce lo smartphone. Si è belli solo se le foto che si postano sui social lo mostrano. «I pazienti mi fanno vedere una foto sul loro smartphone per descrivere cosa non li piace di se stessi», racconta Spirito. L'immagine virtuale diventa così più importante di quella reale. E il lavoro del chirurgo si fa sempre più complicato. «Gli stessi pazienti, sempre tramite smartphone, modificano la loro foto e mi chiedono interventi estetici che consentono di arrivare allo stesso risultato», dice il chirurgo.
LE RICHIESTE
L'identikit dell'uomo che ricorre ai «ritocchini» è piuttosto vario, non solo in termini di status socio-economico.
PAURA DEL BISTURI
Quello che però non è cambiata negli uomini, rispetto al passato, è la paura del bisturi. «Per noi chirurghi, abituati a che fare con le donne, non è facile ritrovarsi come pazienti così tanti uomini - ammette Spirito -. Le donne sono più coraggiose e resistenti, forse perché biologicamente più abituate al dolore e al sacrificio. L'uomo invece teme l'iniezione, l'anestesia, il dolore...». È forse questo il segreto del successo di alcune procedure innovative mini-invasive, come il minilifting composito. «E' una tecnica di lifting facciale rivoluzionaria spiega Spirito con rischi di complicanze ridotti e un recupero più rapido, che piace molto agli uomini». Le zone che possono essere trattate sono collo, guance e zigomi: si effettua una sola piccola incisione davanti al padiglione auricolare e si procede a uno scollamento di 5-6 cm del sottocute. «Da qui si fa ingresso nei piani profondi e si riposizionano i tessuti verso l'alto - spiega Spirito -. La cicatrice è quasi invisibile e il viso appare ringiovanito di 10 anni». Il sogno di molte donne e ora anche di moltissimi uomini. Gli effetti sono visibili anche tramite selfie, per un aspetto a prova di social. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero