Si avvicina il periodo delle settimane bianche, e fra i genitori amanti della neve scatta il dibattito: quando mettere il piccolo di casa sugli sci? «La risposta...
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Ma come iniziare? «Mai con mamma e papà - raccomanda il pediatra - meglio apprendere questa disciplina dal maestro. Io consiglio le lezioni di gruppo, perché i bambini con i coetanei si divertono di più, scattano le garette, l'emulazione, e si socializza, si fa amicizia. Anche alcune lezioni singole col maestro possono rivelarsi utili per perfezionare lo stile: l'importante è rivolgersi a scuole di sci accreditate».
Per la sicurezza dei baby-sciatori «raccomando sempre di non dimenticare il casco. Ma altrettanto importante è insegnare ai bambini l'educazione sulle piste, le regole, il rispetto degli altri». «Attenzione poi: per ridurre il rischio di incidenti è bene arrivare alla settimana bianca allenati. Dunque prima di partire è bene dedicare del tempo all'attività fisica o al nuoto per preparare bene la muscolatura. Il nuoto è utile anche in montagna, magari al pomeriggio, per allungare i muscoli dopo una bella sciata», dice il pediatra. Un altro momento importante per i giovanissimi sciatori è quello della colazione. «Deve essere nutriente - dice Farnetani - per fare il pieno di energia e sostenere il bambino chiamato a fare un'attività fisica importante. Mai andare a sciare senza aver fatto colazione, dunque».
E se il brutto tempo non deve spaventare troppo, «è importante applicare sempre la crema solare: il rischio di scottature si dimentica facilmente in montagna». Infine quale meta scegliere? «Una ricerca fatta qualche anno fa ha dimostrato che bambini e ragazzi preferiscono le grandi stazioni sciistiche ben organizzate: devono divertirsi e incontrare coetanei. Piuttosto, meglio evitare piste troppo insidiose: potrebbero spaventarsi - conclude il pediatra - e iniziare a detestare questo sport». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero