Dieta, bimbi e ragazzi più bravi a scuola con la merenda diversificata

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Studenti tra i 6 e i 18 anni: la merenda di metà mattina non andrebbe mai saltata. Ascolta: Il dolore non ha più segreti: un farmaco ci salverà. Il racconto...

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Studenti tra i 6 e i 18 anni: la merenda di metà mattina non andrebbe mai saltata.

L’importante è variare, alternando tra dolce e salato e scegliendo la frutta possibilmente ogni giorno. Merendine? Due volte a settimana al massimo. Le indicazioni arrivano da un programma alimentare (merendineitaliane.it) nato dalla collaborazione tra l’Unione Italiana Food e la piattaforma “A scuola di salute” dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù. È stato creato un calendario settimanale diviso per quattro fasce d’età (6-8 anni; 9-11 anni; 12-14 anni; 15-17 anni), per un totale complessivo di 28 proposte messo a punto da Giuseppe Morino, responsabile dell’Unità Operativa di Educazione Alimentare dell’ospedale pediatrico romano.

IL FABBISOGNO CALORICO

Ad ogni età corrisponde un fabbisogno calorico diverso per la merenda. Si va dalle circa 80 calorie a 6-8 anni alle 140 a 15-17 anni. «Lo spuntino mattutino – spiega Morino – non sostituisce la colazione, ma va a riempire un momento in cui i livelli glicemici del sangue tendono a scendere mentre aumenta l’appetito che, se non affrontato, porterà a richiedere pranzi troppo abbondanti. Per questo non andrebbe mai dimenticato. Al tempo stesso è bene ricordare che una proposta di merende al mattino con panini molto farciti o tranci di pizza abbondanti, non è, nella maggior parte dei casi, una soluzione adeguata». Una proposta varia e nutrizionalmente valida può, invece, aiutare ad acquisire buone abitudini che si traducono in merende diverse: frutta, panini salati, yogurt, merendine, pane e formaggio, dolci fatti in casa e cracker. «Il 55% di bambini e ragazzi non ha una corretta ed equilibrata alimentazione: significa uno su due. Sono le abitudini a dover cambiare, a maggior ragione dopo i danni enormi causati dalla pandemia». Ma cosa si intende per alimentazione corretta? «Tre pasti e due spuntini. La merenda – aggiunge Morino – è fondamentale, previene la fame, e permette agli zuccheri di non abbassarsi, quindi aiuta il metabolismo. Dall’altro lato, con porzioni e voracità non c’è da esagerare». Gli specialisti confermano come il consumo di una merendina 1-2 volte a settimana sia compatibile con le esigenze nutrizionali di bimbi e ragazzi. Grazie alla porzionatura prestabilita, in media 35 grammi, e al contenuto calorico che va dalle 110, per le più leggere, alle 180 per le più golose.

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