Bimba di un anno operata al cervello: aveva un tumore grande come una mela

Mal di testa e perdita dell'equilibrio: bimba di un anno aveva un tumore al cervello
VICENZA - Un intervento miracoloso, effettuato all'ospedale di Vicenza e durato oltre cinque ore, ha consentito di salvare la vita bimba di appena 1 anno, residente nel...

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VICENZA - Un intervento miracoloso, effettuato all'ospedale di Vicenza e durato oltre cinque ore, ha consentito di salvare la vita bimba di appena 1 anno, residente nel capoluogo berico, la cui vita era appesa a un filo. L'operazione è stata effettuata dall'équipe guidata dal primario del reparto di neurochirurgia del San Bortolo, il professor Lorenzo Volpin, conosciuto e stimato a livello internazionale, che è riuscito ad asportarle una grossa massa tumorale dal cervello, grande come una mela. L'intervento è stato effettuato due settimane fa (ma la notizia è stata resa nota alla stampa dopo Ferragosto) e anche il decorso post-operatorio sta andando bene.


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Secondo quanto si è appreso da fonti mediche si trattava di un tumore raro, benigno ma che comunque stava per essere letale, propabilmente sviluppatosi fin dai primi mesi di vita, che aveva occluso le vie di scarico del liquido del sistema nervoso, impedendo il passaggio del sangue. La bambina, da qualche tempo, aveva iniziato a soffrire di mal di testa e di perdita dell'equilibrio, fino al ricovero d'urgenza in coma in ospedale, accompagnata dai genitori.

Quando la situazione clinica è stata chiara, dopo gli esiti della tac e della risonanza magnetica, la piccola è stata subito intubata nel reparto di terapia intensiva pediatrica ed è stata presa la decisione per l'intervento chirurgico immediato. Un'operazione delicatissima, destinata a "fare scuola", che ha richiesto una grande esperienza e sangue freddo. L'équipe medica ha effettuato un'incisione della corteccia cerebrale e attraverso un foro di un paio di centimetri, si è proceduto con l'asportazione totale della neoplasia e la pulizia dalla massa tumorale di tutte le cavità cerebrali che aveva invaso.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero