Covid, Viola: «Tamponi e quarantena per i vaccinati misure assurde. Coprifuoco? Le persone devono stare fuori casa»

Stop a tamponi e quarantena per chi si è vaccinato. Per Antonella Viola, immunologa dell'università di Padova, queste misure non sono più necessarie per chi è immunizzato. E,...

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Stop a tamponi e quarantena per chi si è vaccinato. Per Antonella Viola, immunologa dell'università di Padova, queste misure non sono più necessarie per chi è immunizzato. E, anzi, scoraggiano le altre a ricevere una dose del farmaco anti Covid«In Italia non si capisce perché in questo momento non ci si fidi dei vaccini», afferma l'immunologa ad Agorà su Rai3. «Si continuano ad applicare misure assurde sui vaccinati, tipo i tamponi o la quarantena. Dobbiamo dare un segnale chiaro che i vaccini funzionano». Il fattore chiave? La fiducia. «Se la scienza va ascoltata quando dice che bisogna stare a casa, va ascoltata anche quando dice che è assurdo fare i tamponi sui vaccinati. Dobbiamo fidarci di questi vaccini, che funzionano», insiste la scienziata. «Questo Paese ha un grandissimo bisogno di fiducia: senza fiducia», fiducia reciproca fra istituzioni e cittadini e fiducia negli strumenti nella scienza, «non riusciremo mai a superare questa crisi. Per uscirne - avverte Viola - abbiamo davvero bisogno di una grande iniezione di fiducia». 

Ricciardi: «Eliminare il coprifuoco? Sì con i dati attuali...»

Coprifuoco - Il Governo ha in programma di togliere il coprifuoco già da luglio. Anche l'immunologa Antonella Viola è favorevole a un superamento. «Sono sempre stata contraria a mantenere il coprifuoco alle 22. Dobbiamo spingere persone a star fuori e non dentro, visto che sappiamo che il contagio avviene al chiuso. E proprio a causa del coprifuoco che i ragazzi ora tendono a far cose molto più pericolose dello stare all'aria aperta, come dormire insieme. Tra l'altro non abbiamo dati scientifici che spostarlo di un'ora in più cambi qualcosa». Lo ha spiegato Antonella Viola, immunologa dell'Università di Padova, durante la trasmissione Agorà, su Rai Tre.

Coprifuoco alle 23, da lunedì si svolta. Verso via libera ai ristoranti al chiuso fino alle 18

Per l'esperta, «dobbiamo concentrarci su cose essenziali e esser più permissivi su quelle per le quali possiamo permettercelo. Lasciamo che le persone stiano all'aperto il più possibile e teniamo più a lungo chiusi i luoghi chiusi, con la situazione che stiamo vivendo, ovvero l'arrivo della bella stagione unita al calo di contagi e casi gravi, ritengo che il 2 giugno mi sembra una data possibile per riaperture generalizzate». Tanto più, ha proseguito, «che i dati preliminari su grandi assembramenti a eventi o concerti con persone vaccinate o tamponate sono rassicuranti. A Barcellona, all'evento a cui sono state presenti 5000 persone, non ci sono stati contagi. Dobbiamo fidarci degli strumenti che abbiamo, vaccini e tampone». Per Viola, infine, «tamponi o quarantena sono misure assurde per chi si è già vaccinato». Non farli serve «a dare un segnale chiaro del fatto che i vaccini funzionano e che nei vaccini bisogna avere fiducia».

 

 

 

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Il Messaggero