Alzheimer, il rischio della malattia dimezzato da frutta e verdura, grazie ai flavonoli

Il consumo di flavonoli (antiossidanti presenti in frutta e verdura, ma anche in tè, cacao e vino rosso) potrebbe quasi dimezzare il rischio di Alzheimer. Lo sostiene uno...

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Il consumo di flavonoli (antiossidanti presenti in frutta e verdura, ma anche in tè, cacao e vino rosso) potrebbe quasi dimezzare il rischio di Alzheimer. Lo sostiene uno studio pubblicato sulla rivista Neurology di Thomas Holland, della Rush University a Chicago. I flavonoli sono antiossidanti della famiglia dei flavonoidi. La fonte più ricca è rappresentata dai capperi, che ne contengono fino a 490 mg/100 g di peso fresco, ma si trovano abbondanti anche in cipolle, cavolo riccio, broccoli, porri, frutti di bosco (mirtilli etc), nell'uva e in , cacao e vino rosso. I principali flavonoli nei cibi sono quercetina, Isoramnetina, Campferolo e miricetina.


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Lo studio ha coinvolto 921 anziani di età media 81 anni e tutti senza Alzheimer all'inizio dello studio. Gli anziani - monitorati per sei anni di seguito - sono stati intervistati relativamente ad alimentazione, stili di vita, livello di istruzione e altri parametri e divisi in gruppi in base al livello di consumo quotidiano di flavonoli. Ô emerso che coloro che avevano consumi giornalieri più elevati di flavonoli (15,3 milligrammi al dì in media) presentavano un rischio di Alzheimer del 48% inferiore rispetto ai coetanei con basso consumo quotidiano di flavonoli (5,3 milligrami/dì). Nel campione, infatti, nel corso di sei anni di osservazione si è ammalato di Alzheimer il 30% delle persone con bassi consumi di flavonoli, contro il 15% di quelle con consumi elevati.

A offrire la maggiore protezione dall' Alzheimer (-51% di rischio) è risultato in particolare il Campferolo che si trova ad esempio in broccoli, spinaci, tè e fagioli. Per quanto questo studio sia solo osservazionale e quindi insufficiente a stabilire una relazione di causa ed effetto tra consumo di flavonoli e protezione dall' Alzheimer, i risultati confermano ancora una volta l'importanza della sana alimentazione nella prevenzione di malattie gravi come l' Alzheimer appunto.

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Il Messaggero