Giulio Cesare inaugura il tempio a Venere Genitrice nel foro di Cesare, in seguito a un voto fatto prima della battaglia di Farsalo. ...
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Del tempio di epoca cesariana si conserva solo il nucleo in cementizio del podio, al quale si accedeva da due scalinate laterali, e alcune tracce dell'abside che si trovava in fondo alla cella, inglobata nelle nuove strutture traianee.
Si trattava di un tempio periptero, con otto colonne sulla fronte (ottastilo) e nove sui fianchi, piuttosto ravvicinate (picnostilo, secondo Vitruvio), privo di colonne sul retro (sine postico).
Dell'edificio ricostruito da Traiano, la cui pianta dovette ricalcare quella dell'edificio più antico, si conservano invece numerosi resti della ricca decorazione marmorea.
Sono state rialzate sul podio tre delle colonne di ordine corinzio del lato sud-occidentale del tempio, con la relativa trabeazione (cornice con mensole, fregio con decorazione a girali e architrave decorato inferiormente da lacunari con amorini in mezzo a girali d'acanto), rinvenute in posizione di caduta negli scavi degli anni trenta. Alcuni dei resti sono stati esposti nel Museo dei fori imperiali. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero