Michele Santoro non ha più il suo pubblico televisivo. Forse anche lui, come Totti e Pirlo, dovrebbe accettare il calo fisiologico e appendere gli scarpini (pardon il...
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In un periodo in cui - e questo aggrava la situazione - in prima serata i talk dei suoi colleghi vedono migliorare le prestazioni di share. Da Floris a Formigli, da Giletti a Del Debbio. Perfino la Berlinguer è in netta ripresa. E Santoro invece a ogni passaggio perde pubblico. Un anno fa su Raidue si gridò al flop per la sua docufiction su Rai2 dedicata alla tragedia di Rigopiano. Nonostante il buon prodotto sfornato gli ascolti sono stati inclementi: 4,2% con 850 mila spettatori di media.
A un anno di distanza M su Rai3, dedicato al caso Moro, una docufiction aggiornatissima sugli ultimi sviluppi investigativi sul sequestro, ha dimezzato il pubblico: 600 mila di media e il 2,8%. La prima puntata è andata leggermente meglio con il 3% e 700 mila persone davanti al video. Quindi in una sola settimana hanno cambiato canale 100 mila persone. Nel febbraio scorso il ciclo di M, sempre su Rai3, viaggiava intorno al 4%. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero