Re Vittorio Emanuele III di Savoia annuncia alla radio la sua abdicazione in favore del figlio Umberto II, che già rivestiva il titolo di luogotenente del regno,...
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Nel suo lungo regno, Vittorio Emanuele III ricevette dalla stampa, da eminenti uomini di cultura o da politici, alcuni epiteti passati alla storia. Gli epiteti celebrativi sono legati alla Grande guerra, alla sua assidua presenza al fronte, e alla sua "alta guida" delle operazioni belliche che portarono il Regno alla vittoria sul tradizionale nemico dell'Unità italiana: "Re soldato", "Re di Peschiera", "Re della Vittoria", o semplicemente "Re Vittorioso". Di riflesso alla sua politica improntata a idee di pace e protezione sociale, fu dipinto come il "Re socialista", e, similmente, per il suo appoggio a Giolitti fu noto come il "Re borghese". Dopo l'8 settembre fu anche chiamato dai fascisti di Salò "Re Fellone", appellativo che rimase in una certa stampa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero