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Adesso è il momento magico. Il momento giusto per la grande scommessa di maturità da parte dei nostri ragazzi sul fronte della campagna vaccinale, in vista dell’autunno e della riapertura a tutti gli effetti delle scuole. Andare tutti, con slancio, consapevolmente, verso il vaccino. Ovunque sia possibile incontrarlo e accettarlo.
Le condizioni ora sono ideali e sprecare l’occasione d’indossare lo scudo dell’antidoto contro il virus sarebbe miope e anche stupido. La Regione Lazio, per esempio, ha allestito furgoni che portano dosi e operatori sanitari perfino sulla spiaggia, a un passo dagli ombrelloni e dalle sdraio. Insomma, il vaccino a domicilio, come la spesa del supermercato. Le scuse stanno a zero.
È proprio in questi giorni che il contagio per effetto delle temibili varianti rialza la testa. Il virus torna ad innalzare le traiettorie delle statistiche della pandemia, e fa crescere i timori di una quarta ondata. Consola solo in parte, e non basta, che gli effetti nei contagiati si dimostrino meno devastanti che negli scorsi mesi. Negli altipiani della politica e del governo, (ministro della scuola Bianchi e commissario Figliuolo tra i primi) ci si affanna a raccomandare prudenza e accortezza e si guarda con preoccupazione alla ripresa (incerta?) delle lezioni, che tutti vogliono riportare tra i banchi e basta con la cruda Dad.
Si individuano hub preferenziali per i ragazzi e si insiste sulla necessità di assicurarlo a tutti. Perfetto. Ma sono i ragazzi, stavolta, che devono prodursi e senza indugi in uno scatto di maturità generalizzata, senza eccezioni. “Tutti immuni subito”: ecco la scommessa da vincere.
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Il Messaggero