14 gennaio 1972 Pietro Valpreda ricoverato al Policlinico

14 gennaio 1972 Pietro Valpreda ricoverato al Policlinico
Pietro Valpreda, le cui condizioni fisiche sono peggiorate, è ricoverato al Policlinico di Roma sotto scorta di 100 agenti armati. Dopo 10 giorni, tornerà a Regina Coeli. Nei...

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Pietro Valpreda, le cui condizioni fisiche sono peggiorate, è ricoverato al Policlinico di Roma sotto scorta di 100 agenti armati. Dopo 10 giorni, tornerà a Regina Coeli. Nei giorni successivi alla Strage di Piazza Fontana (12 dicembre 1969) fu additato, con Giuseppe Pinelli (morto misteriosamente cadendo dalla finestra della Questura), come colpevole a causa della testimonianza del tassista Cornelio Rolandi, che dichiarò di averlo portato col suo taxi in piazza. Valpreda sarebbe sceso con una valigetta e sarebbe tornato sul taxi senza di essa. Furono arrestati anche altri cinque aderenti al Circolo anarchico 22 marzo.


Si scoprì poi che nei circoli anarchici si erano infiltrati ex militanti di estrema destra, come Mario Merlino e Antonio "Nino" Sottosanti, e che Valpreda fu forse (deliberatamente o no) confuso, causa somiglianza fisica, con Sottosanti (detto "Nino il fascista", negli ambienti anarchici) o forse con Pierluigi Concutelli, terrorista di Ordine Nuovo e vicino ai neofascisti Franco Freda (che avrebbe confermato ad un compagno di cella della presenza sul taxi di un sosia di Valpreda, forse Sottosanti) e Giovanni Ventura.Nel 1979 la Corte d'Assise di Catanzaro assolse Valpreda -e gli altri imputati anarchici- dall'accusa di strage per insufficienza di prove. I gradi di giudizio successivi (1981 e 1987) confermarono l'assoluzione. Valpreda morì nel 2002 all'età di 69 anni dopo l'aggravarsi della malattia che lo aveva colpito da parecchio tempo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero