C’è voluto l’intervento del sottosegretario del Mise, Antonello Giacomelli, per sbloccare la questione del tetto agli artisti Rai. Una vicenda che sembrava...
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Giacomelli ha scritto una lettera al presidente e al dg della Rai nella quale mette nero su bianco che i contratti di prestazione artistica non sono inclusi nel perimetro di applicazione del limite ai compensi Rai previsto dalla legge.
“Il parere reso dall'Avvocatura – scrive Giacomelli - risolve il tema da voi sollevato. Tuttavia preme ribadire ancora una volta che questo non esonera gli organi di Rai dal dovere, richiamato anche dalle norme della legge 220/2015, di individuare, in un organico piano, criteri e parametri per la corretta e chiara individuazione dei contratti con prestazioni di natura artistica, dei meccanismi di determinazione della loro retribuzione e del loro valore in relazione agli obiettivi del piano editoriale”.
Quindi la palla passa al cda Rai. Ora ci sono nodi da sciogliere su conduttori e trasmissioni. I giornalisti, tanto per fare il primo esempio, devono essere considerati artisti o no? Molto dipende anche dal tipo di trasmissione che conducono. Di intrattenimento o giornalistica.
I casi da risolvere più spinosi sono quelli di Bruno Vespa e di Massimo Giletti. Porta a Porta, un programma che si ripaga senza attingere ai soldi del canone, è sicuramente etichettato come giornalistico. La stessa redazione è composta da giornalisti. L’Arena invece non ha la stessa dicitura e in redazione ci lavorano persone che non hanno un contratto giornalistico. Vespa è uno dei 6 big il cui stipendio supera il milione l’anno. Giletti percepisce circa la metà. Compresi tra le 500mila e il milione ci sono altri sei stipendi, mentre sono 32 quelli che vanno dal tetto dei 240 mila fino al mezzo milione. Qualche muso lungo potrebbero avercelo i direttori di rete e dei tiggì, per non dire lo stesso dg, che invece devono rispettare il tetto. In pratica la domanda che sorge spontanea è perché Orfeo, il direttore del Tg1, deve ricevere un compenso che è la metà di quello di Giletti e neanche un quarto rispetto a quello di Vespa? Eppure si tratta di tre giornalisti. L’Annunziata ha già detto che si adeguerà al tetto e quindi il problema è risolto (a meno che non ci ripensi ora che la situazione si è sbloccata). Tutto chiaro per le altre star. Conti, Fazio, Clerici, Insinna, Piero e Alberto Angela, Amadeus, Littizzetto possono dormire sonni tranquilli. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero