All’hotel Excelsior s’incontrano Licio Gelli e Giorgio Mazzanti per discutere della tangente del 7% alla Sophilau. Il caso...
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Il caso Eni-Petromin ebbe un seguito riguardante i debiti del petroliere Attilio Monti, massone, in passato indicato come finanziatore di gruppi neofascisti implicati nella strage di piazza Fontana. Un personaggio nei primi mesi del 1980 si presentò da Leonardo Di Donna per ricordare, a lui e al Psi, l'impegno di fare acquisire le raffinerie in perdita del suo padrone all'Eni. In caso contrario, mostrando una lettera della banca Pictet, egli avrebbe rivelato i nomi dei destinatari italiani della tangente pagata alla Sophilau. Di Donna ha sempre dichiarato di aver respinto il ricatto del personaggio, fatto sta che scavalcando il consiglio di amministrazione dell'Eni assunse l'impegno di acquisire i debiti di Monti.
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Il Messaggero