Quando il dolore diventa arte e l'arte si trasforma in un messaggio universale. Chi lo avrebbe mai detto che la croce composta con i miseri resti di un barcone naufragato...
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Il falegname Francesco Tuccio, un abitante di Lampedusa, davanti alla catasta dei relitti, il cosiddetto cimitero dei barconi, una discarica di imbarcazioni ben visibile dal porto, ha realizzato la croce perchè non si rassegnava alla assuefazione generale di tante tragedie. Il linguaggio per declinare l'indignazione era la croce. Tante croci assemblate quasi per caso. Il direttore del museo britannico ha spiegato alla Bbc che l’opera di Tuccio permetterà ai visitatori di riflettere su questo momento significativo della storia dell’Europa, “un grande processo migratorio che può cambiare il modo con cui concepiamo il nostro continente». La notorietà del falegname lampedusano ebbe origine nel momento in cui Papa Francesco decise di usare le sue creazioni per diffondere un po' di speranza.
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Il Messaggero