Da Roma l'Italia presenta la dichiarazione di guerra all'Austria-Ungheria per mezzo del suo ambasciatore a Vienna, Giuseppe Avarna. Con questo atto, il governo italiano...
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Il governo però, nella sua seduta del 22 maggio, ha dato disposizioni soltanto per quanto riguarda le ostilità contro l'Austria-Ungheria, omettendo completamente di manifestare alcuna intenzione verso la Turchia e la Germania, con quest'ultima che invece è il nemico principale dell'Intesa.
Il 24 maggio del 1915 comincia quella che può essere considerata a tutti gli effetti come la prima, grande esperienza collettiva degli italiani: esperienza collettiva nel senso che tutti, non solo gli uomini in età militare e quindi i combattenti, ne furono in qualche modo coinvolti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero