Il dilemma di Bergoglio in Messico dove si incoraggiano le donne ad abortire se contagiate dal virus zika

Il dilemma di Bergoglio in Messico dove si incoraggiano le donne ad abortire se contagiate dal virus zika
CITTA' DEL VATICANO In Messico Francesco si...

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CITTA' DEL VATICANO In Messico Francesco si troverà di fronte ad un grande dilemma morale: alla vigilia del suo viaggio le autorità sanitarie messicane hanno incoraggiato le donne in stato interessante (che pensano di essere state contagiate dal virus Zika ad abortire). L’annuncio è stato fatto in questi giorni da un epidemiologo del ministero della salute messicano. In pratica l’intervento delle autorità messicane non fa altro che riprendere le dichiarazioni diffuse alcuni giorni fa dall’Onu. Come è risaputo il virus Zika pone seri problemi al feto, con casi di microcefalia e difetti permanenti molto gravi. In America Latina dove ci concentrano maggiormente i rischi di un potenziale contagio, diversi Paesi non contemplano l’aborto, o lo permettono solo in casi particolarissimi. Nella regione messicana di Chihuahua – che Papa Bergoglio visiterà -  per esempio, abortire equivale ad un delitto. E’ consentito entro i primi 90 giorni solo se la gravidanza è stata provocata da una violenza o se mette in pericolo la salute della donna. Diversi gruppi pro-life in Messico già si aspettano che Bergoglio si voglia esprimere a favore della vita e contro la direttiva delle Nazioni Unite, per ribadire un principio cardine della morale cattolica. In questi giorni il cardinale peruviano Juan Luis Cipriani ha definito l'Onu un moderno Erode, visto che incoraggia i governanti dei paesi colpiti dal virus Zika a consentire l'aborto, in quanto si potrebbero manifestare malformazioni nei feti e problemi neurologici nei neonati. La condanna del cardinale è stata riportata dalla agenzia vaticana Fides. "C’è un genio, un Erode  a cui sembra opportuno ordinare la morte: devono abortire tutti coloro che hanno un figlio in questo momento, perché c'è questo pericolo, anche se non è pienamente dimostrato. Ma in caso di dubbio, meglio tutti morti" ha detto Cipriani nel suo programma radiofonico. In Perù c’è stato solo un caso importato di contagio dal virus Zika, mentre in altri paesi della regione la preoccupazione è molto più grande. Brasile e Colombia sono i Paesi più colpiti, con migliaia di casi. In Brasile molti bambini le cui madri avevano contratto Zika all'inizio della gravidanza sono nati con la microcefalia.

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Il Messaggero