Gli occhi cambiano. Gli ascolti no

Walter Veltroni
I telespettatori che guardano la tv sono in larga maggioranza avanti con l'età. Soprattutto quelli che preferiscono la Rai. Non a caso un programma come...

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I telespettatori che guardano la tv sono in larga maggioranza avanti con l'età. Soprattutto quelli che preferiscono la Rai. Non a caso un programma come Techetechetè, che ripropone vecchi spezzoni della tv del passato ha un successo strepitoso. Ogni giorno lo guardano mediamente più di 3 milioni di spettatori. Le teche per la Rai sono un patrimonio. Ma c'è teca e teca. Non tutti i programmi che vengono alla luce grazie all'archivio Rai possono vantare ascolti super.


In questi giorni Raitre sta mandando in prima serata Gli occhi cambiano, i documentari di Walter Veltroni. Andati in onda per la prima volta qualche mese fa in seconda serata su Raiuno. Il primo passaggio portò ascolti più o meno accettabili, con medie intorno all'8%. Le repliche invece hanno dimezzato lo share. L'unica puntata che ha avuto qualche acuto in più è stata quella dedicata alla musica, andata in onda ieri sera (5,5%). 

Come mai? Colpa di Veltroni che in Rai non sembra essere baciato dalla fortuna (ricordate il flop di Dieci cose?) oppure c'è qualcosa che non funziona nel racconto? Forse perché troppo noioso e ripetitivo rispetto alla rapidità e alla segmentazione che sono alla base del successo di Techetechetè? Chissà. Eppure di esempi positivi di programmi basati su racconti e immagini del passato ce ne sono. I bambini nel tempo, il docu-film di Roberto Faenza, Filippo Macelloni e Maria Pia Ammirati andò bene, così come la Grande Storia in prima e in seconda serata.   Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero