Gabbiani e topi, la feroce guerra che fa scempio della Capitale

Gabbiani e topi, la feroce guerra che fa scempio della Capitale
Un video, virale in poche ore sul web del Messaggero sintetizza con crudele, ripugnante chiarezza lo stato del decoro nella città. Si vede, ripreso in primo piano, un...

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Un video, virale in poche ore sul web del Messaggero sintetizza con crudele, ripugnante chiarezza lo stato del decoro nella città. Si vede, ripreso in primo piano, un gabbiano che s’aggira per l’aiuola centrale di Ponte Milvio, un paffuto gabbiano con in bocca un enorme topo appena ucciso. La preda fa gola ad altri gabbiani ed ecco che il nostro protagonista si esibisce in un numero da circo: ingoia il ratto intero, con saettanti movimenti del collo. L’animale ucciso sparisce in un momento.


Gabbiani e topi sono divenuti ormai padroni delle nostre strade: sfacciati, arroganti, aggressivi rovistano nei sacchi d’immondizia abbandonati e poi si fanno la guerra e vince il più forte. Commento dell’autore: «Ponte Milvio, Roma, grazie Raggi». Si può considerare ingeneroso addossare al sindaco la caccia selvaggia tra laridi (gabbiani) e luridi roditori infetti, portatori di spaventose malattie, ma neppure dar torto al New York Times che ha utilizzato l’invasione dal cielo e dalle fogne come biglietto da visita della Capita d’Italia. Si aggiornano, poi, le cronache del disastro ad uso dei turisti con la pubblicazione del bollettino delle tre fermate centrali della Metro A, chiuse una da sei mesi e le altre due da settimane, senza che si sia vista l’ombra di una squadra di tecnici addetti alla manutenzione. Quel filmato del topo e del gabbiano non contiene altro commento, se non quel “Grazie Raggi”. Se lo guardi, sindaco. Oggi l’uccellaccio mangia il ratto ma domani sarà il voto ad ingoiarsi la sua Giunta. 

paolo@graldi.it Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero