Fca sceglie Edenred ​per i servizi di welfare

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Trenta gare in tre mesi. Così è iniziato il 2017 per il mercato dei servizi di welfare aziendale. Anche i pionieri come Luxottica scelgono i fornitori dei...

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Trenta gare in tre mesi. Così è iniziato il 2017 per il mercato dei servizi di welfare aziendale. Anche i pionieri come Luxottica scelgono i fornitori dei servizi/benefit con capitolato di gara. La strategia la fanno in casa, le grandi decisioni sui piani di welfare sono definite in house e con grandi consulenti. Ma il provider lo si trova in  gara. Strizzando per bene sul prezzo. Luxottica come Eni, Autostrade come Fca. Già si sussurra che Fca abbia scelto. Ma cosa cercava? Un fornitore di benefit per il valore di 700 euro on top per dipendente. Non per tutti gli 86mila dipendenti del gruppo in Italia. Ma solo per quelli che verranno misurati con opportune performance produttive.


Si tratta comunque di qualche decina di milioni di valore complessivo di contratto. La scelta è caduta su Edenred, il colosso francese dei ticket restaurant, particolarmente attivo in una ampia diversificazione dei propri servizi, per soddisfare tutte le esigenze dei cosiddetti flexible benefit. La notizia è ancora ufficiosa. E si tratterebbe di un affidamento in coppia. Insieme a Edenred dovrebbe lavorare Towers Watson, la società di consulenza direzionale e organizzativa che, come Edenred fa parte della nuova associazione che rappresenta i provider, Aiwa (Associazione italiana welfare aziendale). Il timore, per il mercato, è che faccia premio la scontistica sulla fee trattenuta dal provider.

A scapito della qulità della prestazione, che deve comunque  garantire un supporto di consulenza fiscale, di organizzazione del lavoro e di giuslavorismo, oltre che l'efficienza della piattaforma informatica per consultare i benefit a catalogo. E la capacità di trovare e convenzionare sul territorio i fornitori di base a cui indirizzare i dipendenti Fca per i loro servizi. Senza parlare dell'importanza della comunicazione (interna ed esterna) per ottimizzare e valorizzare le iniziative di welfare aziendale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero