Ci sono tre geni che fanno tv. Uno è sicuramente Piero Chiambretti. Gli altri due sono Paolo Bonolis e Fiorello. A questi fuoriclasse basta un pizzico di inventiva...
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Il Matrix di Chiambretti è partito con il piede giusto. Subito in doppia cifra (10,4% di share) e una media intorno al milione (926mila). Il programma è divertente. Ottima l'idea di dedicarlo alla repubblica delle donne. Belle e originali le interviste (Chiambretti osa sempre al contrario di tanti altri imbalsamatori) con Emma Bonino, Francesca Immacolata Chaouqui e soprattutto Alda D'Eusanio, autentica star della serata.
Lucidi e mirati gli interventi dell'editorialista Francesca Barra, luminosa come non mai e citatissima sui social, e di un Gene Gnocchi in versione al femminile, con tanto di parrucca (anche se non è la prima volta che la indossa), sempre ironico e pungente.
L'unica delusione l'intervento di Sconsolata, alias Anna Maria Barbera, scelta da Chiambretti come apertura del programma con il rischio che facesse venire la voglia al telespettatore di cambiare canale. E la tentazione è stata forte. Anche perché la comicità non si cerca soltanto con scontate battute dai doppi sensi.
Chiambretti ha vinto la seconda serata tv, battendo Stracult, Correva l'anno, il film Arma letale, il Testimone di Pif (ottimo il suo 5,1% su Tv8) seguito da Cattelan (3,5%), le Cucine da incubo e i Fratelli di Crozza.
Dunque, tirando le somme, il rosa porta fortuna a Chiambretti, nonostante per esorcizzare il colore delle donne lui abbia indossato per la serata degli orribili calzini rossi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero