Guardare i Mondiali in tv senza l’Italia è una gogna per tutti gli italiani. Dai tifosi, ai bar e ristoranti, alle aziende tricolori. E un po’ lo è anche...
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I Mondiali chiudono un ciclo che per RaiSport non è stato davvero vincente. La gestione del direttore Gabriele Romagnoli è stata messa sotto accusa in più occasioni dalla redazione.
A eccezione degli eventi, dalla Nazionale alla Coppa Italia, dal Giro d’Italia alle Olimpiadi, le trasmissioni non sono andate bene. Soprattutto le nuove e la più longeva. Inoltre i canali tematici non schiodano dallo zero virgola di share. L’unica nota positiva riguarda Novantesimo Minuto che ha tenuto alta la bandiera, nonostante spesso avesse in contemporanea una partita in diretta di Serie A. Pochi ascolti per le inchieste di Antidoping, alla cui causa è stato sacrificato Alessandro Antinelli, tolto dalla conduzione della Domenica Sportiva, trasmissione storica che però quest’anno ha perso smalto e ascolti, nonostante la competenza di Marco Tardelli.
Ora però la Rai volta pagina (e forse anche RaiSport visto che Romagnoli è prossimo alla scadenza e difficilmente verrà riconfermato). La nuova stagione potrebbe essere quella del rilancio. Perché oltre alla conferma della Coppa Italia (strappata a Mediaset per un soffio) torna la Champions League al mercoledì (grazie all’accordo con Sky) con quattro squadre italiane (Juventus, Napoli, Roma e Inter). E la Rai è tornata forte anche sul mercato. Sta cercando opinionisti da Champions e tutte le strade portano a Paolo Rossi. Pablito è un affezionato della coppa con le grandi orecchie, l’ha seguita prima per Sky e poi per Premium. E ora potrebbe sbarcare a Viale Mazzini. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero