E’ arrestato a Roma, ferito a seguito di un incidente stradale, il questore repubblicano Pietro Caruso. Fu militare e poliziotto. ...
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Questore di Roma sotto l'occupazione tedesca, sino al 4 giugno 1944, fu condannato a morte dall'Alta corte di giustizia per le sanzioni contro il fascismo.
Pochi istanti prima della fucilazione Caruso gridò «Viva l'Italia» e subito dopo «mirate bene». Venne giustiziato il 22 settembre 1944, due giorni dopo il processo, nel cortile del Forte Bravetta a Roma. Oltre al colonnello Pollock (in rappresentanza delle forze alleate) assistettero all'esecuzione il consigliere di Corte d'Appello addetto all'Alta Corte, Francesco De Scisciolo, e il cancelliere Bruno Moser, col medico delle carceri Mario Spallone. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero