L'aeroporto "Leonardo da Vinci" di Fiumicino sempre più "green" strizza l'occhio all'ambiente, diventando una struttura eco-friendly...
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Allo scalo romano si rispettano tutti i criteri di sostenibilità con la massima attenzione all’ambiente. L'hub internazionale della Capitale si conferma come vera e propria «best practice» a livello europeo in diversi settori fondamentali sul fronte ambientale, come la raccolta differenziata, la produzione di energia e, in particolare, il risparmio e il riuso dell’acqua.
La rete
La realtà dello scalo di Fiumicino è caratterizzata dalla presenza di una rete duale che consente di gestire separatamente i consumi per i quali è necessario utilizzare acqua potabile da quelli per i quali è possibile servirsi di acqua industriale.
Infatti, il Gruppo ADR è dotato, a Fiumicino, di un depuratore biologico per il trattamento delle acque reflue aeroportuali, che permette il riutilizzo delle acque depurate in applicazioni industriali, quali impianti termici e rete antincendio, nonché per la pulizia delle vasche e delle pompe di sollevamento.
Il recupero di acqua giornaliero è pari a 3.400 metri cubi di acque reflue. L’acqua recuperata in un anno potrebbe riempire 500 piscine olimpioniche.
Grazie all’impegno costante di ADR dal 2010 ad oggi i consumi di acqua potabile per passeggero/metro quadro si sono dimezzati.
In questo scalo, l’acqua potabile viene fornita dal gestore pubblico (ACEA) e distribuita da ADR su tutto il sedime aeroportuale, con un consumo concentrato prevalentemente nelle aerostazioni.
Il Messaggero