6 marzo 1978 L'estremista Anselmi ucciso durante una rapina all'armeria Centofanti

6 marzo 1978 L'estremista Anselmi ucciso durante una rapina all'armeria Centofanti
Franco Anselmi, estremista di destra legato ai Nar, viene ucciso a Roma durante una rapina all'armeria Centofanti, nella zona di Monteverde. Subito dopo l'azione,...

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Franco Anselmi, estremista di destra legato ai Nar, viene ucciso a Roma durante una rapina all'armeria Centofanti, nella zona di Monteverde. Subito dopo l'azione, mentre gli altri complici fuggivano, Anselmi si attardò all'interno dell'armeria nel tentativo di dissimulare il furto come opera di tossicodipendenti. Ne nacque un conflitto a fuoco durante il quale Anselmi venne colpito alla schiena dal proprietario Daniele Centofanti, morendo sul colpo nell'atrio dell'armeria.

L'8 marzo i NAR fecero ritrovare a un giornalista dell'ANSA un volantino in “onore e gloria” del camerata Anselmi: "Ha concluso nell'unica maniera possibile una vita dedicata all'anticomunismo militante. Si distingueva per la sua lealtà, per il suo coraggio, per la sua generosità. Condanniamo Danilo Centofanti alla pena di morte per aver colpito alle spalle Franco. Onore al camerata Franco Anselmi. Siamo pronti a seguirti. Tremino i codardi, i corrotti, le spie." Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero