5 dicembre 1958 La Corte costituzionale: «Non possono essere vietate le esternazioni di opinioni fasciste»

5 dicembre 1958 La Corte costituzionale: «Non possono essere vietate le esternazioni di opinioni fasciste»
A Roma la Corte costituzionale deposita le motivazioni della sentenza che, respingendo la questione di legittimità delle norme sulla repressione del fascismo contenute...

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A Roma la Corte costituzionale deposita le motivazioni della sentenza che, respingendo la questione di legittimità delle norme sulla repressione del fascismo contenute nella legge Scelba, ne circoscrive l’ambito in via interpretativa chiarendo che, alla luce del principio di libertà di pensiero ex articolo 21 Costituzione, non possono essere vietate le esternazioni di opinioni fasciste o le manifestazioni di simpatia per il fascismo ma soltanto quelle atte a concretare "il pericolo della riorganizzazione del disciolto Partito fascista".
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Il Messaggero