A Roma, in piazza Castel Sant'Angelo sono giustiziati Beatrice Cenci, la matrigna Lucrezia Petroni e il fratello Giacomo per l'omicidio del padre il...
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Si dice che, esasperata dalle violenze e dagli abusi sessuali paterni, Beatrice fosse giunta alla decisione di organizzare l'omicidio del padre Francesco con la complicità della matrigna Lucrezia, i fratelli Giacomo e Bernardo, il castellano Olimpio Calvetti e il maniscalco Marzio da Fioran detto il Catalano.
Per due volte il tentativo fallì: la prima volta si cercò di sopprimerlo con il veleno, la seconda con un'imboscata di briganti locali. La terza, stordito dall'oppio fornito da Giacomo e mescolato a una bevanda, fu assalito nel sonno: Marzio gli spezzò le gambe con un matterello, Olimpio lo finì colpendolo al cranio e alla gola con un chiodo ed un martello. Per nascondere il delitto i congiurati tentarono di simulare una morte accidentale per caduta: fu aperto un foro nelle assi marce di un ballatoio della Rocca di Petrella, tentando d'infilarci il cadavere. La cosa non riuscì: il foro era troppo piccolo. Decisero allora di gettarlo dalla balaustra. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero