3 febbraio 1965 Omicidio Carnevale, la Cassazione conferma le assoluzioni

3 febbraio 1965 Omicidio Carnevale, la Cassazione conferma le assoluzioni
A Roma, la Corte di cassazione conferma la assoluzione dei mafiosi incriminati per l’assassinio di Salvatore Carnevale, condannati in primo grado ed assolti in appello per...

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A Roma, la Corte di cassazione conferma la assoluzione dei mafiosi incriminati per l’assassinio di Salvatore Carnevale, condannati in primo grado ed assolti in appello per insufficienza di prove, difesi per tutto il corso del processo dall’avvocato Giovanni Leone.


Bracciante e sindacalista socialista di Sciara, Carnevale venne assassinato a 31 anni il 16 maggio 1955 all'alba mentre si recava a lavorare in una cava di pietra gestita dall'impresa Lambertini. I killer lo uccisero mentre percorreva la mulattiera di contrada Cozze secche.

Carnevale aveva dato molto fastidio ai proprietari terrieri per difendere i diritti dei braccianti agricoli: era infatti molto attivo politicamente nel sindacato e nel movimento contadino. Nel 1951 aveva fondato la sezione del Partito Socialista Italiano di Sciara ed aveva organizzato la Camera del lavoro. Nel 1952 aveva rivendicato per i contadini la ripartizione dei prodotti agricoli ed era riuscito ad accordarsi con la principessa Notabartolo. Nell'ottobre 1951 aveva organizzato i contadini nell'occupazione simbolica delle terre di contrada Giardinaccio della principessa. Carnevale per questo fu arrestato e uscito dal carcere si trasferì per due anni a Montevarchi in Toscana, dove scoprì una cultura dei diritti dei lavoratori più forte e radicata. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero