21 dicembre 1950 Muore a Roma il poeta Trilussa

21 dicembre 1950 Muore a Roma il poeta Trilussa
Muore a Roma Trilussa, pseudonimo di Carlo Alberto Salustri -, il poeta noto per le sue composizioni in dialetto romanesco che, a un secolo di distanza dal Belli, contribuì...

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Muore a Roma Trilussa, pseudonimo di Carlo Alberto Salustri -, il poeta noto per le sue composizioni in dialetto romanesco che, a un secolo di distanza dal Belli, contribuì a elevare la lingua letteraria. Sulla scia del successo iniziò a frequentare i "salotti" nel ruolo di poeta-commentatore del fatto del giorno. Durante il Ventennio evitò di prendere la tessera del Partito fascista, ma preferì definirsi un non fascista piuttosto che un antifascista. Pur facendo satira politica, i suoi rapporti con il regime furono sempre sereni e improntati a reciproco rispetto. Nel 1922 la Arnoldo Mondadori Editore iniziò la pubblicazione di tutte le raccolte. Sempre nel 1922 lo scrittore entra in Arcadia con lo pseudonimo di Tibrindo Plateo, che fu anche quello del Belli.

Tra il 1887 e il 1950 Trilussa ha pubblicato le sue poesie inizialmente sui giornali per poi raccoglierle in un secondo momento in volumi. Questo gli permetteva di cogliere immediatamente i giudizi dei lettori, oltre a mostragli la resa artistica dei suoi componimenti ad una prima stesura. Solo successivamente avveniva un lavoro di selezione e di perfezionamento delle sue poesie, scartando quelle meno attuali, adoperando interventi stilistici, metrici e linguistici. Questo seconda fase rendeva le raccolte del poeta romano non una semplice collezione e riproposizione di poesie disseminate sulle pagine dei quotidiani, ma veri e propri libri di poesie, perfezionati e, all'occorrenza, rinnovati in relazione al contesto sociale.
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Il Messaggero