19 marzo 1954 "Gli altri ci uccidono" di Carlo Maria Pensa viene censurato

19 marzo 1954 "Gli altri ci uccidono" di Carlo Maria Pensa viene censurato
Mano pesante della censura a Roma dove Il comitato per la censura sospende "Gli altri ci uccidono", un dramma di Carlo Maria Pensa premiato l’estate precedente al...

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Mano pesante della censura a Roma dove Il comitato per la censura sospende "Gli altri ci uccidono", un dramma di Carlo Maria Pensa premiato l’estate precedente al festival di Riccione, che sarebbe dovuto andare in onda in serata tv. La censura ha colpito anche "Notturno" di Gennaro Pistilli e "Leonida non è qui" di Monicelli, opere anch’esse premiate a Riccione.


Figlio del primario e chirurgo Gennaro Pensa di origine milanese, Carlo Maria si laurea in lettere, filosofia e scienze politiche all'Università di Pavia. Lascia Lecco nel secondo dopoguerra e si trasferisce a Milano dove inizierà la sua carriera giornalistica, di drammaturgo e di critico teatrale. Vive buona parte della sua vita a Gromo, una località montana della Val Seriana, in provincia di Bergamo.

Lunghissima è la sua carriera giornalistica, inizia prima alla Provincia di Como, poi al Corriere Lombardo, via via, fino a diventare dirigente del periodico Bell'Italia; capo redattore di Epoca, responsabile della redazione milanese del Radiocorriere TV, critico teatrale per Famiglia Cristiana, Gente e Oggi. Alla Rai (responsabile dei settori Prosa e Lirica) lavora a fianco di Carlo Terron. Contemporaneamente scrive parecchie opere di successo, umanissime, pietose, coraggiose, e ironiche. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero