17 giugno 1982 Il Mossad uccide a Roma i palestinesi Youssef Kamal e Nazeyk Matar

17 giugno 1982 Il Mossad uccide a Roma i palestinesi Youssef Kamal e Nazeyk Matar
A Roma sono uccisi, a poche ore di distanza l’uno dall’altro, da agenti del servizio segreto israeliano, Youssef Kamal Hussein, vice responsabile della rappresentanza...

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A Roma sono uccisi, a poche ore di distanza l’uno dall’altro, da agenti del servizio segreto israeliano, Youssef Kamal Hussein, vice responsabile della rappresentanza dell’Olp in Italia, con un ordigno piazzato nella sua macchina, e il giornalista palestinese Nazeyk Matar, a revolverate.

Kamal affronta la rampa che immette in via Menghini, gira a destra verso il semaforo all’incrocio di via Appia, venti metri di distanza. Il semaforo segna rosso. Kamal frena e l’auto esplode. C’era una bomba con un congegno “a bolla di mercurio” un ordigno micidiale – 200 grammi di tritolo più pallettoni d’acciaio – che deflagra al primo spostamento brusco (il mercurio si sarebbe mosso durante la ripida salita del garage innescando la fase preparatoria alla scoppio). Kamal rimane con la schiena dilaniata dalla rosa delle pallottole. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero