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Asse tra il Comune e la Regione, con il sindaco Roberto Gualtieri e il governatore Francesco Rocca uniti per disinnescare la mina della futura Ztl Fascia verde. Quella che spinge mezza maggioranza in Campidoglio a reclamare una proroga al provvedimento e che da novembre impedirà nei giorni feriali dalle 7.30 alle 20.30 la circolazione ai veicoli più vecchi: guardando soltanto ad auto e moto benzina Euro 3 e diesel Euro4, sono interessati 230mila mezzi interdetti da un’area di 21 chilometri, che arriva anche a lambire il raccordo tra via Flaminia e via Salaria e tra via Ardeatina e via Appia Nuova.
LE PRIME MODIFICHE
In Campidoglio - dopo la deroga che si sta per concedere ai camion dell’industria dell’audiovisivo - gli uffici stanno studiando le prime soluzioni: intanto garantire un carnet di ingressi gratuiti ai lavoratori meno abbienti e appartenenti alle categorie economiche che più si muovono su quattro ruote (i padroncini per le consegne o i piccoli artigiani). Dovrebbe essere permesso l’ingresso nella Ztl Fascia Verde anche ai veicoli bifuel a Gpl: al momento sarebbero autorizzati solo quelli interamente alimentati a gas. Ma non si esclude neppure di ritoccare il perimetro dei 21 chilometri, modificando i varchi di accesso verso i principali parcheggi di scambio.
Ma sarà un altro l’ambito dove si deciderà il futuro della Ztl Fascia Verde. Mercoledì Gualtieri ha telefonato a Rocca ed entrambi hanno concordato sulla necessità di aprire un tavolo tecnico da estendere al governo, anche perché le future regole alla viabilità nascono su input del piano regionale dell’Aria del 2018. Due i focus del tavolo: mettere in campo un piano d’incentivi sostanzioso per riconvertire i mezzi più inquinanti e obsoleti, provare a rivedere i target per abbattere gli inquinanti nell’atmosfera. Senza quest’ultimo passaggio sarà impossibile accogliere deroghe ad alcune categorie o proroghe. Al riguardo, stando a uno studio del Campidoglio, le restrizioni devono portare a una riduzione del 11 per cento degli ossidi di azoto e dell’anidride carbonica.
Come ha spiegato ieri Gualtieri a margine della cabina di regia del Giubileo a Palazzo Chigi, «ogni rimodulazione deve portarci a garantire lo stesso livello di riduzione dell’inquinamento, ma con un impatto meno gravoso sulle fasce deboli».
Intanto, a Roma, continua a montare la rabbia dei cittadini contro l’ampliamento Ztl. Ha ampiamente superato le 100mila firme la petizione lanciata dal capogruppo leghista capitolino, Fabrizio Santori, per bloccare il provvedimento. Con lo stesso obiettivo Fratelli d’Italia ha organizzato ieri un flashmob di protesta a piazza del Campidoglio. «Martedì - spiega il capogruppo Giovanni Quarzo - lanceremo una raccolta di firme online per trovare una soluzione che non mandi sul lastrico i romani». Ma non meno tensioni si sono registrate ieri mattina durante un vertice di maggioranza, dove Gualtieri ha incontrato anche i presidenti dei Municipi. La consigliere dem Nella Converti si «è detta pronta a fare le barricate». Altri esponenti del centrosinistra hanno chiesto maggiori incentivi e deroghe alla circolazione per le categorie più deboli.
Il Messaggero