Ztl Roma, ecco cosa cambia: si entra solo con auto eco. Telecamere contro i furbi

A novembre l’attuale fascia verde diventerà una zona a bassa emissione, moto comprese

Ztl Roma, ecco cosa cambia: si entra solo con auto eco. E dal 2024 ticket per il Centro
Al bando auto e furgoni diesel Euro 3 (cioè immatricolati tra il 2001 e il 2005) dal prossimo novembre per entrare nelle zone centrali e semiperiferiche di Roma. Stop, un...

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Al bando auto e furgoni diesel Euro 3 (cioè immatricolati tra il 2001 e il 2005) dal prossimo novembre per entrare nelle zone centrali e semiperiferiche di Roma. Stop, un anno dopo, anche per i veicoli a benzina della stessa classe e per i gasolio Euro 4 (in circolazione dal 2006). Eppoi più telecamere e più vigili contro i trasgressori ai varchi d’ingresso, con il rischio di maggiori sanzioni per gli automobilisti indisciplinati. E ancora nuove restrizioni, soprattutto sul fronte dei parcheggi nei pressi dei monumenti riconosciuti dall’Unesco, nelle Ztl canoniche come quelle del Centro storico, Trastevere, Testaccio e San Lorenzo. Cambiano a Roma le regole di accesso alle Ztl, con il Comune che punta a una stretta sia per ridurre la presenza dei mezzi in giro sia le emissioni causate dalle vetture più inquinanti. Agli Stati generali della mobilità “Roma riparte”, che ieri si sono tenuti all’Auditorium, l’assessore ai Trasporti, Eugenio Patanè, ha annunciato che nell’attuale fascia verde sarà istituita «una vasta Low Emission Zone dal novembre 2022, che si estenderà su una superficie di 204,67 chilometri quadrati, che pari al 15,9 per cento della Capitale». Vuol dire che le due e le quattro ruote precedenti al 2006 dovranno fermarsi sul quadrante Nord a via Flaminia, a via della Camilluccia o viale Jonio, su quello Sud non potranno andare oltre la Laurentina, l’Ardeatina o il primo tratto urbano dell’Appia, mentre sul versante Ovest stop dopo Colli Portuensi o via Isacco Newton e a Est sulla Togliatti o sulla Tuscolana.

Controlli

Nessun limite, va da sé, per moto, auto e camion elettrici o ibridi. Spiega Patanè: «Già oggi molti veicoli alimentati con motorizzazioni vetuste non dovrebbero entrare nella fascia verde. Ma da novembre rendiamo effettivi i divieti attuali, che non vengono rispettati, e via via li allargheremo. Entro l’anno prossimo installeremo più telecamere e nel frattempo aumenteremo il numero dei vigili. Che non saranno necessari, e potremo ricollocarli altrove, quando potremo contare su più strumenti elettronici per i controlli». Soltanto lo scorso aprile, infatti, sono stati collocati oltre 15 occhi elettronici, tra i quali quelli in via Emanuele Filiberto, in via dei Fori Imperiali, in viale Libia, in viale Eritrea, in via Cicerone e sul corridoio Laurentino. Ma altre telecamere arriveranno nei prossimi mesi, anche sfruttando un apposito finanziamento che il Campidoglio ha ottenuto anche con programmi europei.

Le decisioni del Comune seguono le richieste della Regione, che - seguendo le leggi nazionali - nei mesi scorsi aveva imposto alle città del Lazio di svecchiare le flotte in circolazione, anche mettendo a disposizione circa 250 milioni di euro sotto forma di incentivi per la rottamazione. Al riguardo, il Comune avrebbe chiesto al governo e alla stessa Pisana di ipotizzare ulteriori aiuti. Anche perché le future restrizioni rischiano di avere un impatto molto forte in una città dopo solo il 40 per cento dei veicoli ha motorizzazioni Euro 5 e Euro 6.

La Low Emission Zone, come detto, sarà inaugurata il prossimo novembre. Ma nelle prossime settimane partirà l’iter di questa rivoluzione con una memoria da approvare in giunta. Nel testo sono confermate le 4 domeniche ecologiche da tenere tra novembre e marzo e viene anche introdotto un nuovo sistema di rilevamento degli inquinanti e delle polveri sottili. Rispetto al passato saranno installate più centraline e saranno istituite due giornate di controllo (lunedì e giovedì), mentre gli interventi per abbassare i livelli di C02, polveri sottili e benzene saranno decisi in base alle criticità in atto e al periodo nel quale si presentano.

 

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Il Messaggero