Zingaretti: «Virginia Raggi è il principale problema di Roma»

Le tensioni Pd-M5s sulle alleanze di settembre alzano con largo anticipo anche la temperatura della sfida per Roma del 2021, dove la sindaca pentastellata Virginia Raggi...

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Le tensioni Pd-M5s sulle alleanze di settembre alzano con largo anticipo anche la temperatura della sfida per Roma del 2021, dove la sindaca pentastellata Virginia Raggi correrà per un secondo mandato. Ma «l'attuale sindacatura è stata il principale problema di Roma degli ultimi anni» ha detto, forse finora mai così diretto, il segretario Pd Nicola Zingaretti. E nella Capitale è subito incendio di polemiche, col fuoco di fila M5s a difesa di Virgina.


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La scintilla l'aveva accesa stamattina il capo politico pentastellato Vito Crimi che, mentre escludeva accordi con i dem in Puglia e Marche, si era speso per la sindaca 'frescà di plebiscito su Rousseau sul secondo mandato: «Roma - aveva detto Crimi - non è peggio di prima, anzi è migliorata. Si comincia a vedere il frutto del lavoro di Virginia».

Per Zingaretti è l'esatto contrario: «Ciò che penso su Roma si sa - ha detto - ed è una opinione di tutto il Pd: a Roma serve voltare pagina». La zampata di Zingaretti arriva a valle di un distinguo: se, ha ricordato, nei sistemi a turno unico come le Regionali è logico far prevalere il sostegno al candidato che può vincere, nelle sfide a doppio turno - e quindi anche a Roma - la musica è diversa. Mai stato tenero nei confronti di un bis della 'dirimpettaià del Campidoglio, oggi il governatore-segretario ha approfittato per marcare ancor di più la distanza: «Bisogna costruire - ha aggiunto - una grande alleanza di rinnovamento che ridia a Roma quello che merita. E questo non coincide con l'attuale sindacatura». Che anzi è «il principale problema di Roma».

Un nome alternativo il Pd ancora non ce l'ha: arriverà, spiegava lo stesso Zingaretti giorni fa, dopo le Regionali. Ma intanto il M5s capitolino ha fatto quadrato, a partire da due esponenti del cerchio ristretto della sindaca: «Se Zingaretti pensa di costruire un'alleanza continuando a insultare Virginia non ci ha capito molto - ha replicato a Zingaretti il capo staff Massimo Bugani - Parole del genere le può dire solo chi non conosce Roma, chi non conosce Virginia e chi non capisce una mazza di politica Datti una registrata, fenomeno, e fatti un bel bagno di umiltà». «La 'paginà scritta in questi anni dall'amministrazione Raggi dovrebbe leggerla meglio - ha aggiunto l'assessore al Personale Antonio De Santis - si accorgerebbe che Roma ha cambiato rotta e ha un'opportunità di cambiamento senza precedenti».


E poi c'è un concetto su cui si concentra la 'batterià di reazioni pentastellate: «Per Zingaretti - ha detto il capogruppo Giuliano Pacetti - il problema di Roma è Raggi e non la mafia, che la sindaca sta combattendo insieme alle forze dell'ordine». Più colorito (ma il senso è lo stesso) il consigliere Paolo Ferrara: «Raggi ha fatto crescere i fiori all'inferno. Continui ad attaccare la sindaca mentre lei gira con una macchina blindata e una scorta per aver combattuto il clan dei Casamonica?» Lotta alla criminalità e per la legalità: un concetto che non sembra scelto a caso, se sono veri i boatos che vedrebbero la sindaca e il suo staff al lavoro già in queste settimane su una lista, da affiancare a quella M5s alle prossime Comunali, dalla forte impronta 'antimafià. Il Pd capitolino, però, dà man forte al suo leader: «Le verità bruciano - la controreplica del capogruppo dem Giulio Pelonzi - Raggi invece di una perdente ricandidatura, farebbe bene a dimettersi per far respirare Roma».


Fonte video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero