Sono 71 le aree a rischio Chikungunya a Roma e salgono a 19 i casi confermati nella Capitale, mentre continua l'emergenza sangue e il giallo sulle disinfestazioni. Nel Lazio...
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Le segnalazioni sono state inviate dalle Asl al Campidoglio affinché si proceda alle disinfestazioni entro 24 ore, così come prevedono le linee guida del Piano nazionale di Sorveglianza 2017 del Ministero della Salute. Ma da un monitoraggio effettuato su 15 aree, solo 6 risultano bonificate (tre zone riguardano la stessa via): le disinfestazioni, insomma, risultano essere poche ed effettuate in ritardo. La mappa degli interventi non è stata mai comunicata dal Campidoglio che ha scelto la strada del silenzio per «motivi di privacy e per non creare allarmismi». Il comune di Anzio, invece, ha pubblicato da subito il programma delle disinfestazioni.
LE SEGNALAZIONI
Due giorni fa c'è stato il picco delle segnalazioni con 16 nuove aree a rischio che l'Ama per conto del Campidoglio dovrebbe disinfestare in modo aggressivo e velocemente. Segno probabilmente che il contagio non sta regredendo, anzi, sembra espandersi. Quasi cinquanta le aree a rischio soltanto nella AslRm2 dove sono state bloccate le trasfusioni di sangue: il provvedimento riguarda 1,2 milioni di abitanti. Ma entrano nella lista anche il litorale (X Municipio, AslRm3), Montesacro, Prati Fiscali, Pineta Sacchetti e Aurelia (AslRm1). C'è addirittura un caso (non accertato) nel Tridente.
I RITARDI
I primi due casi sono stati segnalati il 7 settembre, così come affermato più volte dalla Regione, mentre l'ordinanza del sindaco Raggi che dava il via alle disinfestazioni anche nei condomini è stata firmata soltanto il 13.
Il Messaggero