Virus Roma, ristoranti e boutique: si riparte da lunedì. Più tavolini, ok in 24 ore

Torneranno a riaprire i bar e i ristoranti ma anche i negozi di abbigliamento. La data è quella del 18 maggio e i dettagli sono stati illustrati ieri al termine della...

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Torneranno a riaprire i bar e i ristoranti ma anche i negozi di abbigliamento. La data è quella del 18 maggio e i dettagli sono stati illustrati ieri al termine della Conferenza Stato-Regioni a cui ha preso parte anche il presidente del consiglio Giuseppe Conte. La linea è così tracciata: il governo nei prossimi giorni emanerà un nuovo Dpcm nel quale, in sostanza, si dà il via libera ai negozi di dettaglio (come appunto quelli di abbigliamento) ma anche a bar, ristoranti, e attività per la cura della persona, ovvero parrucchieri, barbieri e centri estetici, mentre le singole Regioni sulla base dell'indice dei contagi e dell'andamento del coronavirus potranno eventualmente scegliere a loro volta di procrastinare ad altra data l'avvio per queste attività commerciali. Il Lazio quasi certamente concederà il via libera già dalla prossima settimana, considerato il fatto che la Regione rientra nella fascia bassa di contagio e i nuovi casi positivi registrati ieri - appena 25 - sono i più bassi dall'inizio del lockdown. Bisognerà comunque aspettare qualche giorno per avere la piena ufficialità e questo per vedere come andranno i casi anche a fronte dell'avvio dell'indagine epidemiologica sulla ricerca degli anticorpi IgG al virus. Le condizioni comunque - fanno sapere dalla Regione - ci sono: una parte importante del territorio è pronta a ripartire. Sempre domani o al più tardi giovedì saranno veicolate le linee guida da parte dell'Inail mentre tutte le attività pronte alla ripartenza dovranno garantire determinati standard e procedure. In questi giorni le associazioni di categoria hanno esposto alla Regione le proprie linee guida per garantire una ripartenza in piena sicurezza.

LE PROCEDURE
I ristoranti garantiranno determinati accorgimenti, che vanno dai detergenti (anche salviette monouso) sui tavoli, ai menù scritti sulle lavagne o consultabili sui cellulari, fino ai camerieri con le mascherine e il distanziamento tra tavoli di oltre un metro. Chi lo riterrà, potrà adottare anche le barriere in plexiglass soprattutto se a tavola siederanno comitive di amici invece che famiglie. Ovviamente tutto questo comporterà una contrazione sullo spazio all'interno dei locali che la Fipe Confcommercio stima intorno al 40-45%. Per questo il governatore del Lazio Nicola Zingaretti ha lanciato un appello ai sindaci di tutti i comuni del territorio per procedere celermente con le procedure per l'ampliamento e l'estensione degli spazi esterni, di modo da colmare in parte il deficit dei coperti. Il Campidoglio - che da settimane sta lavorando a una delibera per l'ampliamento delle occupazioni di suolo - di riflesso ha annunciato un provvedimento imminente e superveloce per bar e ristoranti al fine di far ottenere in 24 ore i permessi e l'aumento del 35% degli spazi esterni in concessioni. Si tratta in sostanza di un provvedimento, che scalzerebbe la delibera, per semplificare e velocizzare al massimo le procedure. Anche i parrucchieri - con le agende già piene di appuntamenti - sono pronti a ripartire. Le poltrone saranno distanziate in modo da avere per ogni cliente seduta, due posti vuoti a destra e sinistra. Gli asciugamani in cotone saranno aboliti a favore di quelli in carta-tessuto monouso mentre gli strumenti del mestiere (forbici, spazzole e pettini) saranno sanificati seguendo le procedure con autoclavi. All'inizio si privilegeranno i lavori meno complessi e i servizi saranno garantiti solo su prenotazione. Per quanto riguarda i negozi di abbigliamento, invece, quasi certamente i capi esposti non dovranno essere sanificati dopo la prova di un cliente diversamente da quanto accadrà, invece, per i camerini. Tutto il personale - in primis quello dei saloni e centri estetici compresi - dovrà indossare le mascherine e le visiere in plexiglass oltre ai guanti. Infine arriverà più avanti il via libera per i centri commerciali, teatri e cinema. Su questo è verosimile che si aspetti il primo giugno.
SPIAGGE LIBERE

Buone notizie anche sul fronte delle spiagge. Se ancora non c'è una data certa per la riapertura degli stabilimenti, i tratti di spiaggia libera saranno garantiti al pubblico per evitare che possano crearsi delle disomogeneità. A tal proposito, la Regione Lazio è pronta a erogare a tutti i comuni sul mare (Roma compresa) dei finanziamenti cospicui per garantire la vigilanza e il controllo delle spiagge libere, mentre per gli stabilimenti alla fine il distanziamento tra ombrelloni potrebbe arrivare a 4 metri.
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Il Messaggero