Virginia e l’anno che verrà. Le mosse post-panettone

Virginia e l’anno che verrà. Le mosse post-panettone
Pare che l’altra sera, Margherita Gatta, assessore alle buche della Capitale con innata passione per il tango, abbia detto: «Chissà se mangerò il...

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Pare che l’altra sera, Margherita Gatta, assessore alle buche della Capitale con innata passione per il tango, abbia detto: «Chissà se mangerò il panettone...». Un dubbio fugato. Perché il rimpasto, ci sarà, ma nel 2019. A bagordi digeriti.


Nel frattempo, Virginia Raggi sta chiudendo un po’ di conti con il passato. Lo scorso 15 dicembre, per esempio, ha incontrato in gran segreto dalle parti di via Taranto, Leonardo Costanzo, attuale capo della segreteria del ministro Riccardo Fraccaro, e già braccio destro di Adriano Meloni quando era assessore al Commercio. I due - Leonardo e Virginia - si erano lasciati male e così pare che abbiano fatto pace, augurandosi buona fortuna. Meglio non avere conti irrisolti, sembra essere il motto della sindaca proiettata ormai verso «l’anno della riscossa». Che sarà appunto quello del valzer in Comune. E se Gatta fa il ballo della mattonella (resto o non resto?), tra poche settimane dovrebbe rientrare con i galloni di capogruppo Paolo Ferrara, azzoppato da un’inchiesta che si avvia all’archiviazione. In questo valzer di poltrone - che sembra una taranta - si fa largo anche un’altra pazza idea: il ritorno di Daniele Frongia come vicesindaco al posto di Luca Bergamo. Sicché si cambia e si canta Dalla: «L’anno vecchio è finito ormai, ma qualcosa ancora qui non va». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero