Virginia, Maria Pilar e Paolo: il cordoglio della Capitale. «Pronti al lutto cittadino»

Virginia Chimenti, Maria Pilar Buzzetti, Paolo Dieci che da Roma sono partiti. Ma anche Sebastiano Tusa, l'archeologo di fama internazionale che nella Capitale era atteso il...

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Virginia Chimenti, Maria Pilar Buzzetti, Paolo Dieci che da Roma sono partiti. Ma anche Sebastiano Tusa, l'archeologo di fama internazionale che nella Capitale era atteso il prossimo 4 aprile. E Joanna Toole, Rosemary Mumbi e Djordje Vdovic, che a Roma stavano per lavoro, alla Fao e al World Food Programme. Un lutto senza confini, quello per il volo dell'Ethiopian Airlines precipitato ad Addis Abeba. Il Comune già ieri ha pensato alla proclamazione del lutto cittadino, in attesa dell'arrivo delle salme in Italia. La sindaca Virginia Raggi è rientrata dalla montagna ed è salita direttamente in Campidoglio, mettendosi in contatto con il ministero degli Esteri e l'Unità di crisi, ma anche con i familiari delle vittime romane.


L'aereo era diretto a Nairobi, in Kenya, dove oggi è in programma la quarta Assemblea dell'Onu sull'ambiente. E l'Onu, a Roma, è un mondo intero, una grande famiglia fatta di organizzazioni, istituzioni e fondi. Dalla Fao all'Ifad, dall'Ilo all'Undesa e all'Unesco, dall'Unhcr all'Unicef, dall'Unido alla World Bank, fin proprio al World Food Programme per cui lavoravano Maria Pilar e Virginia. Anche per questo è un lutto senza confini.



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IL DOLORE
«Cordoglio per le 157 vittime dell'incidente aereo di Addis Abeba in #Etiopia. Profondo dolore per l'Italia e per Roma. Sono vicina alle famiglie dei nostri concittadini coinvolti nella tragedia del Boeing 737» scrive su Twitter la sindaca Raggi. «Profondo dolore per la tragedia in Etiopia, nella quale hanno perso la vita anche nostri concittadini del Lazio. Ci stringiamo ai loro familiari, l'Italia perde donne e uomini che hanno lasciato un segno indelebile nel mondo della cultura e della cooperazione» il messaggio del governatore del Lazio, Nicola Zingaretti. E un pensiero arriva anche dal presidente Daniele Leodori, che esprime cordoglio «a nome mio e del Consiglio regionale del Lazio».



Una tragedia che tocca il territorio ma anche il mondo della collaborazione culturale e istituzionale. L'archeologo Sebastiano Tusa era atteso a Roma tra meno di un mese. «È con profondo sgomento che apprendiamo della improvvisa scomparsa del professor Sebastiano Tusa, assessore regionale dei beni culturali e della identità siciliana» scrivono i responsabili del Parco Archeologico del Colosseo. L'archeologo siciliano, spiegano dal Colosseo, «era atteso al Parco, nella Curia Iulia, il prossimo 4 aprile per una conferenza sullo straordinario ritrovamento delle navi restituite dalle acque delle Isole Egadi, esito di una delle numerose ricerche condotte nella sua carriera, e primo segno tangibile della collaborazione attivata nei mesi scorsi in vista dell'allestimento della mostra Carthago. Il mito immortale». Tutto il personale del Parco si stringe attorno alla famiglia, testimoniando la propria vicinanza e il proprio cordoglio, salutando l'uomo, l'archeologo e il collega.



«È con dolore che ci separiamo da Sebastiano Tusa», sottolinea il direttore Alfonsina Russo, «esempio di studioso militante e rigoroso, che alle indagini di quel mare che affascina e corrompe, il Mediterraneo, ha dedicato gran parte della sua vita, contribuendo alla ricostruzione delle culture e dei rapporti tra le popolazioni del mondo antico».


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Il Messaggero