Lo storico liceo Virgilio al centro di Roma fa di nuovo parlare di sé. Al secondo giorno dei controlli con i cani antidroga all'esterno dell'istituto uno studente...
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Lo faranno in una assemblea venerdì prossimo. Dapprima perché durante la ricreazione, e per due giorni consecutivi, sono stati esplosi dei petardi e la preside ha presentato una denuncia. Poi per un fantomatico video - che nessuno sostiene di aver visto - che ritrarrebbe due studenti che fanno sesso all'interno dell'istituto durante l'occupazione avvenuta a ottobre.
«Ovviamente non è un clima che ci piace, ma da un altro lato ci serve proprio - dice Emanuele Tirello, rappresentante d'istituto a proposito dei controlli di polizia all'esterno del Virgilio - per dimostrare che le accuse che ci muovono sono infondate». Venerdì alle 14.30 gli studenti, »per capire come andare avanti«, si incontreranno in piazza della Moretta, fuori dalla prestigiosa sede di via Giulia. Sede diventata anch'essa fonte di dubbi e sospetti da parte dei genitori, i quali temono che tutto questo 'polverone mediaticò nasconda mire speculative sull'edificio di interesse storico che farebbe gola al mercato immobiliare. Di assodato, secondo i rappresentanti dei genitori al Consiglio di istituto, c'è però un fatto: alla scuola è »già stata sottratta e ancora non restituita un'area esterna data in concessione all'adiacente cantiere, per farne un parcheggio«. E l'idea, con il passare dei giorni, sta convincendo anche gli studenti e i professori. Alcuni genitori stanno pensando di organizzare per la prossima settimana una iniziativa insieme ai propri figli, ma le modalità sono ancora allo studio, potrebbe trattarsi di una manifestazione con corteo, un sit-in o un flash mob. Anche la capogruppo di Sinistra Italiana in Commissione Scuola al Senato Alessia Petraglia chiede alla ministra dell'istruzione di interrompere »questo continuo massacro« mediatico. Di certo è che i mass-media sono riusciti a ricompattare studenti, genitori e professori. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero