Gli operatori del 118 l'hanno trovata in strada, riversa sul marciapiede, in stato confusionale e con una emorragia. L'hanno soccorsa e portata in ospedale dove la donna,...
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La 53enne ha raccontato, seppur in stato confusionale e terrorizzata, di avere conosciuto la sera prima un immigrato di origine nordafricana in un bar della zona della stazione Termini. Nella stessa zona il giorno dopo i due avrebbero avuto un altro incontro sfociato nello stupro e nella rapina. Sulla vicenda sono in corso indagini del poliziotti della Squadra Mobile di Roma.
Al vaglio il racconto della donna, già ascoltata, anche perchè la prima testimonianza la 53enne l'avrebbe resa quando era ancora in stato confusionale: si sta cercando di ricostruire non solo la serata e la notte dello stupro da lei denunciato, con i suoi spostamenti, ma anche il giorno prima quando i due si sarebbero conosciuti in un bar. Per cercare riscontri alle parole della donna, oltre ai referti ospedalieri e al racconto dei soccorritori, sono al vaglio le immagini delle telecamere di sicurezza della zona. Sulla denuncia della donna indaga anche la Procura di Roma.
Sulla vicenda interviene Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi. «È scioccante che la notte in pieno centro a Roma, e soprattutto a due passi dal Viminale, una donna italiana sarebbe stata violentata e rapinata da un cittadino straniero -dice Rampelli- Roma non è sicura e rimane teatro di violenze e aggressioni, in periferia si esce di casa solo di giorno, in pieno centro oggi si corrono i medesimi pericoli. La Capitale d'Italia della sindaca grillina resta fuori controllo, nonostante i proclami. Migranti che scorrazzano in lungo e in largo, rom trasferiti da una struttura all'altra mentre altri campi nomadi sono ancora tutti in piedi. Sul versante sicurezza serve un cambio di passo, il ministro dell'Interno intervenga con pensieri, parole e opere, ma senza omissioni». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero