Roma, a Villa Massimo inizia lo sgombero delle macerie dell'ex Casina dei pini: al suo posto sorgerà un caffè letterario

Un rogo lo scorso 10 novembre aveva distrutto l'ex punto di ristoro e qualche albero.

quel che rimane della casina dei pini nel parco di villa massimo
Inizia lo sgombero delle macerie e dei rottami del rogo che lo scorso 10 novembre distrusse l’ex Casina dei pini nel giardino di viale di Villa Massimo nei pressi di villa...

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Inizia lo sgombero delle macerie e dei rottami del rogo che lo scorso 10 novembre distrusse l’ex Casina dei pini nel giardino di viale di Villa Massimo nei pressi di villa Torlonia tra la Nomentana e Piazza Bologna. Un rogo di origine dolosa che scoppiò nella notte del 10 novembre scorso distrusse i quasi 400 metri quadri del manufatto di legno, qualche albero e alcune macchine parcheggiate a ridosso della struttura.

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«Qualcosa è stato liberato la scorsa settimana, adesso si dovrà continuare a buttare giù il resto - dice Rino Fabiano assessore all'Ambiente, al Verde e allo Sport del Municipio Roma 2 - essendo un’area ancora sotto sequestro il cui custode giudiziario è il municipio, ci adopereremo attraverso il direttore tecnico che dovrà dare l’incarico per bonificare tutta l’area per la pulizia e la rimozione delle macerie ad una ditta. Hanno già portato via lo scheletro - continua l’assessore - adesso dovranno continuare ad abbattere quello che è rimasto. Il nuovo progetto di riqualificazione del giardino è stato presentato alla Sovrintendenza dei beni culturali a cui spetta l’ultima parola. L’idea è quella che possa nascere un caffè letterario, un ristoro molto ridotto e che rispetti le cubature, i vincoli e le norme dettate dai servizi tecnici e della sovrintendenza, poi avuta la fattibilità, il municipio dovrà reperire le risorse economiche per la nuova costruzione». Una buona notizia attesa da quasi tre mesi dai residenti e i cittadini della zona: «Aspettavamo questa notizia da quasi tre mesi meglio tardi che mai - dice Emanuele Iannuzzi fondatore e portavoce del Comitato di quartiere Viva Villa Massimo - siamo rinfrancati anche se con un pò di ritardo abbiamo capito che non ci hanno dimenticato, anche se in questo periodo tanti sono entrati a fare razzia tra le macerie di quello che era rimasto rame compreso, speriamo che il tutto si velocizzi e si possa consegna il giardino e il caffè in tempi brevi ai cittadini».

 

 

 

 

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Il Messaggero