Roma, La rinascita di Villa Chigi: al via la manutenzione

Villa Chigi
Potremmo definirlo il caso «zero». È una villa storica che da un mese circa è un gioiello: il prato è tagliato, rami e tronchi caduti non ci sono...

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Potremmo definirlo il caso «zero». È una villa storica che da un mese circa è un gioiello: il prato è tagliato, rami e tronchi caduti non ci sono più, e addirittura i cestini dei rifiuti sono svuotati. Dovrebbe essere la normalità ovviamente, invece è l’eccezione in una città come Roma dove la “non manutenzione” del verde continua a dominare ogni quartiere e strada. È lo stupore la prima emozione che si prova passeggiando all’interno di villa Chigi dove finalmente ci si allontana dai consueti mali della Capitale.


«Da qualche mese è tutto pulito, siamo stupiti anche noi» spiegava ieri Marilena, runner. Per circa un anno sono stati i volontari dell’associazione “Amici di villa Leopardi” a tagliare l’erba in un’ampia parte del parco che si estende per 5 ettari. «Lo abbiamo fatto per i bimbi e per i cani, era pieno di forasacchi» spiega Massimo Proietti, l’attivissimo presidente dell’associazione che da anni si occupa della manutenzione del parco sulla Nomentana, un vero gioiello dove si organizzano anche eventi. Dal lavoro dei volontari, all’impegno dell’amministrazione. Cosa è accaduto? «La neo assessora all’Ambiente Laura Fiorini sta dando un’attenzione particolare alle ville storiche, ci siamo battuti tantissimo per la salvaguardia del parco settecentesco e stiamo vedendo miglioramenti» dice Rino Fabiano, assessore all’Ambiente del II Municipio. «Il nostro grido di dolore è finalmente arrivato all’amministrazione, abbiamo sempre denunciato l’incuria e la mancata manutenzione del parco» spiega Angelo Artale, coordinatore del Tavolo della qualità del II Municipio. Intanto però altre ville storiche sono nel degrado. E attenzione: la paura maggiore che attanaglia i frequentatori di villa Chigi è che la manutenzione ordinaria, quella che meriterebbe ogni area verde della città, cessi all’improvviso e si torni nel degrado più assoluto. «Dopotutto - aggiunge Fabiano - la città continua ad avere solo due camion con braccio per portare via alberi e tronchi caduti, insomma la situazione è ancora critica». A villa Chigi, inoltre, c’è ancora un’area in completo abbandono, l’ex area giochi nel parco Don Baldoni vandalizzata da bande di adolescenti che il pomeriggio si riuniscono, abbandonano bottiglie di birre e rifiuti. La zona è anche preda dei writers e ieri c’era anche una vecchia poltrona abbandonata. 

La speranza per ogni romano è che quello di villa Chigi sia il «caso zero», il primissimo parco che gode di manutenzione ordinaria. Molti però nel quartiere Trieste temono che si torni indietro: fino a qualche mese fa, infatti, il parco era inondato da tronchi caduti, l’erba era alta, c’erano topi e addirittura siringhe. Ieri invece, nella zona della villa chiusa al pubblico, si vedevano addirittura coniglietti. 

Fino a quando “l’anomalia” villa Chigi resisterà al degrado che monopolizza Roma? Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero