Roma, crollo di Vigna Jacobini, dopo 21 anni assolto ex amministratore tipografia del palazzo

Crollo di via Vigna Jacobini, dopo 21 anni assolto ex amministratore della tipografia
È stato assolto Mario Capobianchi, ex amministratore della tipografia accusata di aver causato il crollo di un palazzo in via Vigna Jacobini, nel quartiere Portuense 21...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
È stato assolto Mario Capobianchi, ex amministratore della tipografia accusata di aver causato il crollo di un palazzo in via Vigna Jacobini, nel quartiere Portuense 21 anni fa. Nel crollo persero la vita 27 persone delle 38 presenti nello stabile, tra queste c'erano anche 6 bambini. La verità è emersa a fatica, dopo un ventennio: il processo di Appello ter si è concluso con una sentenza di assoluzione con formula piena: «perché il fatto non sussiste». 


Roma, comitato vittime strage di Vigna Jacobini: «M5s dice no alla giornata della memoria»
 

Mario Capobianchi, l'unico imputato, all'epoca amministratore della tipografia che si trovava al piano terra del palazzo è stato assolto dai giudici di secondo grado dalle accuse di disastro colposo e omicidio colposo plurimo. La Cassazione per due volte aveva disposto un annullamento con rinvio dopo che nel 2002 il tribunale aveva condannato a due anni e otto mesi sia Capobianchi che Vincenzo Modanò l'altro amministratore della tipografia nel frattempo deceduto, poi la pena venne ridotta a due anni in appello. Nel 2012 il nuovo giudizio di secondo grado con l'assoluzione di Capobianchi perché il fatto non costituiva reato , di nuovo annullata con rinvio dalla Cassazione.

«Resta l'amarezza perchè il mio assistito per venti anni si è portato addosso il peso di una tragedia di così vaste proporzioni e solo ora ha ottenuto giustizia - ha commentato l'avvocato Alberto Misiani, difensore di Capobianchi - La tipografia non ha avuto alcun ruolo nel crollo del palazzo che, come hanno affermato i periti, era stato costruito con materiali di scarsa qualità e per carenze progettuali. Lo stabile sarebbe venuto giù in ogni caso». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero