È stato assolto Mario Capobianchi, ex amministratore della tipografia accusata di aver causato il crollo di un palazzo in via Vigna Jacobini, nel quartiere Portuense 21...
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Roma, comitato vittime strage di Vigna Jacobini: «M5s dice no alla giornata della memoria»
Mario Capobianchi, l'unico imputato, all'epoca amministratore della tipografia che si trovava al piano terra del palazzo è stato assolto dai giudici di secondo grado dalle accuse di disastro colposo e omicidio colposo plurimo. La Cassazione per due volte aveva disposto un annullamento con rinvio dopo che nel 2002 il tribunale aveva condannato a due anni e otto mesi sia Capobianchi che Vincenzo Modanò l'altro amministratore della tipografia nel frattempo deceduto, poi la pena venne ridotta a due anni in appello. Nel 2012 il nuovo giudizio di secondo grado con l'assoluzione di Capobianchi perché il fatto non costituiva reato , di nuovo annullata con rinvio dalla Cassazione.
«Resta l'amarezza perchè il mio assistito per venti anni si è portato addosso il peso di una tragedia di così vaste proporzioni e solo ora ha ottenuto giustizia - ha commentato l'avvocato Alberto Misiani, difensore di Capobianchi - La tipografia non ha avuto alcun ruolo nel crollo del palazzo che, come hanno affermato i periti, era stato costruito con materiali di scarsa qualità e per carenze progettuali. Lo stabile sarebbe venuto giù in ogni caso». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero