Vigili urbani di Roma, cambio al vertice, Napoli nuovo comandante

Il mandato di Antonio Di Maggio scade fra quattro giorni. E per Virginia Raggi è arrivato il momento di scegliere chi insediare sulla tolda di comando dei vigili urbani di...

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Il mandato di Antonio Di Maggio scade fra quattro giorni. E per Virginia Raggi è arrivato il momento di scegliere chi insediare sulla tolda di comando dei vigili urbani di Roma. In Campidoglio assicurano che il primo curriculum sulla scrivania della sindaca è quello di Stefano Napoli, oggi vice-comandante della Polizia locale, con la pesante delega alla Sicurezza urbana, sociale ed emergenziale.


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La grillina sembra orientata quindi a una scelta interna, in continuità con la gestione Di Maggio, che dovrebbe comunque restare a Palazzo Senatorio al timone di un osservatorio per la legalità, con i gradi di consulente. Per il cambio ai vigili, l’ufficialità della decisione è attesa a giorni, probabilmente lunedì.

Del resto i tempi li dettano le contingenze: il contratto del comandante uscente scade il primo luglio e non è rinnovabile. Di Maggio è in pensione già da un anno e i paletti della legge Madia impediscono di rinnovargli il mandato. Cosa che Raggi avrebbe voluto fare, tanto da chiedere una deroga al governo, pur di vedere confermato il capo dei caschi bianchi fino alle elezioni del giugno 2021. Ma stavolta, a differenza di un anno fa, non è arrivato un decreto o un emendamento d’urgenza dal governo o dal Parlamento. Quindi Di Maggio lascia e tocca nominare un successore. Napoli, appunto. I giochi sembrano fatti.

IL PERSONAGGIO
Classe 1961, assunto al Comune di Roma nel 1991, primi incarichi al gruppo “Torri”, fra Torbella e Torre Angela, dove ha coordinato operazioni di polizia giudiziaria e sgomberi, poi la promozione a dirigente nel 2010; nel settembre 2016 la nomina a responsabile del contingente della Polizia locale di Roma nelle zone colpite dal sisma di Amatrice. Da quasi un anno fa parte del Nucleo di supporto all’Agenzia Nazionale per i beni confiscati alla criminalità. Di Maggio, che lo conosce dai tempi di Torbella, lo ha voluto come numero due.

Napoli dovrebbe appuntarsi i galloni di comandante generale, in una prima fase, con un interim. Raggi ha voluto comunque compiere un’istruttoria e vagliare tutti gli scenari possibili, compreso l’approdo di un dirigente esterno, come gli ha suggerito qualcuno in giunta. Una valutazione che non si è ancora conclusa. Per ora in ogni caso prevale l’opzione interna, Raggi di Napoli si fida ed è pronta ad affidargli il compito di gestire la delicata fase 3 dell’emergenza Covid, a cominciare dall’organizzazione dei controlli per l’estate.

Poi si vedrà. L’altro nome dato in pole per il comando, Paolo Gerometta, generale dell’Esercito in “prestito” al Campidoglio da un anno, dovrebbe comunque restare tra i caschi bianchi con un ruolo di vertice: rimarrà a capo delle Risorse umane del Corpo.

Ultimi giorni per Di Maggio, quindi. E ultime cerimonie: ieri il comandante uscente ha incontrato un bambino di 10 anni che ha aiutato a ritrovare diverse auto rubate, ormai in abbandono, tramite un’app. In premio, qualche gadget della Municipale. 
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Il Messaggero